A conferma di una reale volontà di cambiamento politico-amministrativo, il Comitato di coordinamento del Laboratorio politico – Patto civico chiede a chiunque verrà eletto sindaco, e qualunque sia la maggioranza che lo appoggia, che faccia subito “almeno” le seguenti cose, che sono quasi a costo zero:
- mettere in streaming le sedute del Consiglio comunale – che in qualche occasione non sarebbe male si svolgessero nei quartieri più periferici – permettendo così ai cittadini di capire, e poter controllare, l’operato dei propri rappresentanti;
- operare immediatamente una radicale rotazione di dirigenti e funzionari dell’amministrazione comunale, alcuni dei quali operano monopolisticamente, essendo da decenni incollati alle poltrone;
- far svolgere, con assoluto rigore, regolari concorsi – e quindi selezioni pubbliche – per qualsivoglia attività municipale a cominciare dalla gestione delle società partecipate;
- ridurre all’essenziale tutti i compensi, eliminare gettoni di presenza e rimborsi forfettari;
- creare, per gli appalti sotto soglia, una white list delle imprese virtuose;
- adottare un regolamento per la disciplina del gioco d’azzardo – che sta rovinando famiglie, giovani ed anziani – con revisione dei piani commerciali (ben al di là di quanto già deciso sugli orari dalla Commissione straordinaria);
- introdurre, su richiesta ormai di gran parte dell’opinione pubblica, un c.d. bilancio partecipativo e doverosamente attuare/applicare la normativa in materia di istituti di partecipazione popolare;
- dare priorità assoluta ai servizi sociali – basti pensare che la casa comunale per anziani (c.d. Ricoveri Riuniti) è chiusa dal 2008 e gli asili comunali sono chiusi dal 2010! – e far funzionare dignitosamente i trasporti pubblici e la raccolta differenziata dei rifiuti;
- predisporre la bozza di Statuto del nuovo ente nel quadro di una Pianificazione strategica della città metropolitana che coinvolga tutti gli abitanti della Provincia nell’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio metropolitano. Sono questi – verso i cittadini – i veri “debiti” che il nuovo sindaco e la nuova amministrazione dovranno onorare, non quelli verso gli apparati elettorali dei partiti e i c.d. grandi elettori.