Bologna – “Dovremmo essere entusiasti del fatto che ciclicamente, ogni due o tre settimane, il tema delle unioni tra persone dello stesso sesso diventi, a turno, lo scoop delle più importanti testate nazionali. Peccato che ogni volta l’annuncio sia stato dai fatti contraddetto”. Flavio Romani, presidente di Arcigay, commenta l’anticipazione del quotidiano “La Repubblica” circa il testo sulle unioni civili che il Governo dovrebbe a giorni licenziare.” Prima la scadenza era settembre – ricorda Romani – poi è arrivata la doccia fredda dei mille giorni, ora ci viene mandato a dire (ma non è il premier a prendere parola e dirlo, in realtà) che la legge ci sarà entro due settimane. Ancora annuncite? Un altro scoop destinato a finire in un nulla di fatto?”. “Noi naturalmente – prosegue Romani – questi quindici giorni siamo disposti ad aspettarli, a patto che siano gli ultimi quindici giorni di un’attesa che dura da sempre. E se questo breve periodo sarà sufficiente per approvare finalmente una legge che riconosca le unioni tra persone dello stesso sesso, è auspicabile che sia una buona legge, volta a sancire il principio inderogabile della piena uguaglianza, assumendosi la responsabilità di superare ogni visione discriminatoria e di puntare in alto. Perché da una legge discendono una società e una cultura. Questo principio – conclude Romani – auspichiamo sia il faro che guiderà i lavori parlamentari”.
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