F24: dal 1 ottobre novità per pensionati e non possessori di P.I.

Di Fabrizio Condemi – Dal 1 ottobre scatteranno una serie di importanti novità delineate dall’Agenzia delle Entrateunnamed che, con la circolare n. 27, ha ritenuto di dover indicare con chiarezza le nuove disposizioni che entreranno in vigore, curandosi di individuare alcuni casi particolari ai quali prestare doverosa attenzione. Innanzitutto, le novità vanno ad aggiungersi alle norme già previste per i contribuenti titolari di Partita Iva:

  • Utilizzare esclusivamente i canali telematici per versare le imposte, tramite la delega unificata modello F24;
  • trasmettere esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate le deleghe riguardanti compensazioni di crediti Iva per importo superiore ai 5 mila euro annui.

Per tutti gli altri, invece, le nuove norme sono state introdotte dall’articolo 11 del DL 66/2014 che, al fine di ridurre i costi di riscossione a carico dello Stato, hanno ampliato l’obbligo dell’F24 telematico, finora appannaggio esclusivo di imprese e lavoratori autonomi. In pratica, dal 1 ottobre 2014 i versamenti devono essere eseguiti:

  • solo tramite i servizi Entratel e Fisconline dell’Agenzia delle Entrate nel caso di deleghe a saldo zero;
  • solo tramite i servizi telematici dell’Agenzia o degli intermediari della riscossione in caso di compensazioni e saldo positivo oppure, anche senza compensazioni, qualora il saldo finale sia di importo superiore a 1000 euro.

Tutto ciò riguarda l’intera platea dei contribuenti italiani, che siano o meno titolari di partita Iva. A questo punto c’è da domandarsi ” Chi può evitare il canale telematico?” La risposta è semplice: gli unici che potranno continuare a presentarsi con il classico modello F24 cartaceo presso banche e poste saranno soltanto i contribuenti non titolari di partiva Iva, a patto che non debbano versare somme superiori a mille euro, e che non vengano utilizzati crediti in compensazione. Tra le altre eccezioni individuate dall’Agenzia delle Entrate troviamo:

  • Deleghe precompilate inviate dagli enti impositori;
  • Fino al 31 dicembre 2014, versamenti – da parte di non titolari di partita Iva – relativi a rateazioni ancora in corso, a prescindere dall’importo e dall’eventuale presenza di crediti in compensazione.

unnamed (1)Non manca, infine, un riferimento ai soggetti “oggettivamente impossibilitati” a detenere un conto corrente, come i protestati e i soggetti falliti. È chiaro che ancora una volta, lo Stato, per far quadrare i propri conti, addossa al semplice contribuente i propri oneri anche quelli relativi ai pagamenti. Così, tutti i non possessori di partita iva, pensionati su tutti, dovranno rivolgersi a professionisti per il pagamento delle imposte con i conseguenti aggravi di costi adesso non più a carico dello stato ma del singolo contribuente. Forse il Governo Renzi potrebbe essere un po più vicino alla grande platea dei “cittadini normali” quando forse, a fine anno, tra tasse e oneri, si accorgeranno di aver pagato una cifra ben più alta dei famosi “80 euro”…

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