Piazza San Pietro rafforza la sua sicurezza, dopo l’allerta su possibili attacchi terroristici contro il Papa e contro il Vaticano. Questo potenziamento, sarebbe stato chiesto per un maggiore controllo ai varchi d’accesso, in occasione dell’Angelus domenicale, dal momento che l’enorme afflusso di gente, potrebbe più facilmente far passare inosservati dei malintenzionati. Già da mercoledì scorso, infatti, l’ispettorato di polizia del Vaticano, è stato rafforzato con pattuglie della Digos e della squadra mobile. Il Vaticano comunque, è stato sempre considerato un possibile obiettivo del terrorismo, il direttore della sala stampa vaticana, infatti, Padre Federico Lombardi, ha dichiarato che non ci sono state variazioni nelle misure di sicurezza e che durante l’Angelus c’è sempre stato un maggiore controllo. Per il Vaticano, dunque, la situazione è normale e non risultano minacce o preoccupazioni particolari. Tutto si svolge nella normalità. Inoltre il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, giunta a New York per partecipare all’Assemblea generale dell’Onu, a tal proposito, ha aggiunto: “Non ci sono minacce specifiche per l’Italia da parte dell’Isis”. Sembrerebbe quindi, che la situazione non sia preoccupante, nel frattempo però, quaranta persone di origine curda, residenti tra la Lombardia, la Toscana e il Lazio, risultano indagate per terrorismo internazionale in un’inchiesta, da poco chiusa, della Procura di Milano. E inoltre il Wall Street Journal, citando fonti di intelligence, ha riferito, che gli Stati Uniti sono alle prese con una serie di complotti terroristici contro gli Usa e i Paesi occidentali da parte di gruppi legati ad al Qaeda in Siria.