Secondo molte voci all’interno della lega, Ray Allen, guardia tiratrice proveniente da Merced, California, e due volte campione NBA con i Boston Celtics nel 2008 e con i Miami Heat nel 2013, sarebbe in contatto telefonico con tre squadre in possesso di grande ambizione per la vittoria finale: le squadre sono i San Antonio Spurs, i Los Angeles Clippers ed i Cleveland Cavaliers. Soprannominato He Got Game, per via del ruolo del protagonista impersonato nel film ”He Got Game” diretto da Spike Lee, Ray Allen a 38 anni è ancora considerato una pedina fondamentale per qualsiasi scacchiere con ambizioni di titolo, dato che detiene il record per maggior numero di tiri da 3 punti messi a segno nella storia NBA. La sua scelta, quindi, sposterebbe non poco gli equilibri: Se decidesse di accettare l’offerta dei San Antonio Spurs, è largamente probabile che toglierà spazio proprio a Marco Belinelli nelle rotazioni di Coach Pop, dato che le sue caratteristiche e la maggiore affidabilità al tiro rispetto al nostro connazionale, si sposano perfettamente con il modello offensivo proposto dagli Spurs nell’ultima stagione. In più troverebbe un Totem del basket NBA come Tim Duncan, desideroso di raggiungere il suo sesto anello in carriera. Nei Clippers, invece, troverebbe un allenatore ed amico col quale ha conquistato l’anello nel 2008, tale Doc Rivers. Dopo il finale di stagione e conseguente estate travagliata per la seconda squadra di Los Angeles, dovuta alla questione delle accuse di razzismo rivolte a Donald Sterling, l’ambiente si è rinnovato positivamente grazie all’arrivo di Steve Ballmer come neo proprietario, portando serenità ed un estensione fino al 2019 per coach Rivers. In campo Ray Allen avrebbe meno spazio rispetto a quanto ne può trovare con gli Spurs o con i Cavaliers, ma sarebbe all’interno di un sistema che conosce bene e che ha già collaudato come vincente. Infine se decidesse di firmare per i Cavaliers, ritroverebbe al suo fianco LeBron James, col quale ha vinto il titolo nel 2013. Durante l’estate Ray Allen ha espresso il proprio pensiero riguardo a dove giocherà, dichiarando che se decidesse di continuare a giocare ancora una stagione (come è realmente avvenuto) lo avrebbe fatto solo al fianco del prodotto di Akron, Ohio. I due si conoscono molto bene e si rispettano e Ray Allen è stato il maggior fautore dell’improvviso miglioramento delle percentuali ai tiri liberi di LeBron James. Anche qui ambiente rinnovato e positivo, grazie all’arrivo, oltre che di James, anche di Kevin Love. Ad ora la squadra è in cima al power ranking, la speciale classifica che mette in ordine dalla trentesima alla prima, tutte le squadre a seconda delle loro possibilità di vittoria finale. Ray Allen si prende qualche giorno in più per pensarci, ma chiunque riuscisse a metterlo sotto contratto, aumenterebbe notevolmente le proprie possibilità di coronarsi campione NBA.
Raffaele Camerini