di Fabrizio Pace – Di portare i turisti a Reggio Calabria non solo nei mesi estivi, se ne è parlato per molto tempo ma in questi ultimi giorni finalmente i programmi che l’ex-governatore Giuseppe Scopelliti e il suo esecutivo avevano previsto per il rilancio del settore turistico ed economico della città, hanno avuto inizio. L’estate è trascorsa, anche se il clima non ce ne fa rendere conto, e continuano a vedersi nutriti gruppi di turisti stranieri per le vie del centro, frutto questo di una serie di operazioni che la Regione Calabria aveva preparato e che non si sono fermate nonostante le dimissioni di Scopelliti. E’ atterrato infatti, il 18 settembre al Tito Minniti, il primo volo della compagnia Vueling, che collegherà Reggio Calabria con Roma Fiumicino grazie ad un airbus A320 della capienza di 180 posti. L’inserimento della compagnia low cost è stato reso possibile grazie ad un bando della Regione che, con un investimento di circa 18 milioni di euro mirava ad allargare l’offerta dei suoi aeroporti. I viaggiatori effettuando lo scalo a Fiumicino, potranno raggiungere Torino e Genova, e altre 5 importanti città europee come: Parigi, Bruxelles, Malaga, Alicante, Barcellona. Lo scalo romano della nuova compagnia, rappresenta un’altra offerta non solo per i reggini in viaggio che rientrano in città ma anche per nuovi flussi di turisti curiosi di scoprire le bellezze della nostra terra. Ieri pomeriggio inoltre, ha attraccato al porto la nave Neo-Romantica della Costa Crociere, la prima delle 14 navi della compagnia che approderanno da qui al 24 febbraio prossimo a Reggio ed in altre località calabresi, un traguardo impensabile anche solo 4 o 5 anni fa. Opera di un serio e meticoloso lavoro svolto dall’allora governatore Giuseppe Scopelliti e dalla sua giunta regionale. Si sono dovute superare notevoli difficoltà, tra le quali la posizione e la dimensione del porto di Reggio, l’accoglienza in senso molto ampio dei turisti, ma tutto alla fine è andato per il verso giusto e oggi per le vie del centro-città hanno passeggiato, scattato foto e fatto shopping oltre 1800 nuove persone. Una grandissima soddisfazione personale e politica per chi ha lavorato duramente affinché ciò avvenisse ed una salutare boccata di ossigeno per i commercianti reggini. Certo i turisti arrivano in un momento nel quale Reggio Calabria è al minimo storico delle sua bellezza, dopo questi anni di commissariamento non poteva che essere altrimenti, nonostante gli sforzi di chi amministra, è ben poco se lo si confronta a com’era 5 o sei anni prima. I turisti fortunatamente si saranno concentrati sul meglio che c’è da ammirare in città. Molti fotografavano le statue di Rabarama e il Tapis-Roulant altri il Duomo, il Castello Aragonese ma tutti hanno immortalato l’incantevole paesaggio dello Stretto di Messina. Fortunatamente non si sono spinti oltre il centro, perché avrebbero potuto “ammirare” il frutto dell’operazione Mare Nostrum, gente che urina nelle aiuole o che si lava alle fontane, costretta a vivere in un capannone e conseguenza di chi è arrivato qui per un futuro migliore ed invece è stato accolto inevitabilmente in maniera precaria. Non è assolutamente una critica ai volontari o alle forze dell’ordine ma è un severo giudizio su un ‘operazione promossa dal Governo Renzi con la “complicità del ministro dell’Interno, che ha fatto sbarcare qui in città oltre 10.000 immigrati clandestini in poco tempo, molti dei quali sono a zonzo in cerca di fortuna o ai semafori per l’elemosina. E’ questo il concetto di accoglienza che vogliamo dare? Reggio Calabria già allo stremo può essere aiutata tenendovi “prigioniere” orde di disperati?. Sono questi i flussi di cui abbiamo bisogno? Ecco gli interrogativi a cui i reggini devono dare delle risposte, possibilmente prima di entrare nel seggio del voto.
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