Non è mio costume fomentare polemiche soprattutto quando vi sono in ballo vicende che riguardano tematiche molto sentite dalla collettività. Mi duole perciò ritornare sulle problematiche inerenti i fondi regionali per la messa in sicurezza del Lungomare di Siderno, ma le ultimissime dichiarazioni dell’assessore Rao mi costringono a dover ulteriormente chiarire la questione dei 200 mila euro. Proprio perché non intendo dar vita a sterili discussioni, soprattutto a mezzo stampa, in quanto ritengo che ai cittadini poco interessino, voglio solo tranquillizzare in maniera sintetica ma efficace e senza aggiungere commenti superflui, in primis la comunità sidernese e, solo dopo, l’assessore Rao in merito agli atti (pubblici e facilmente reperibili ripeto!) che attestano l’iter improntato dall’amministrazione regionale. In particolare mi riferisco al decreto numero 9685 del 5 agosto 2014 del Dirigente del settore Protezione Civile, inoltrato a chi di competenza in data 6 agosto, con il quale si è comunicato l’impegno di spesa di 200 mila euro appunto “per procedere alla realizzazione, in termini di somma urgenza, di tutte le iniziative di carattere straordinario finalizzate alla rimozione del pericolo esistente”. La stessa missiva che contiene il decreto (tra l’altro rintracciabile sul Burc anche on line ovviamente con tutti gli atti propedeutici) precisa, inoltre, che “il contributo sarà erogato previo resoconto delle spese sostenute” e individua nella figura dell’ingegnere Antonella Sette il responsabile del procedimento invitando, contestualmente, l’amministrazione destinataria “a trasmettere copia della relativa perizia”. Essendo questo un documento ufficiale, non credo possa essere frutto di scambi di sms o di distrazione dovuta all’affaticamento per la ricerca di candidati come Rao afferma, anche perché (e chi mi conosce lo sa) non rientra proprio nel mio stile alimentare aspettative (fosse anche solo via messaggi) o affrontare la politica con promesse di candidature e quant’altro soprattutto in periodi elettorali. In ogni caso, accogliendo l’invito del solerte assessore Rao, mi sono attivata presso gli uffici regionali affinché la lettera di cui sto parlando, forse sfuggita, magari smarrita o chissà poco considerata da chi avrebbe dovuto essere più vigile, venga nuovamente inoltrata al Comune e quindi alla Provincia. A questo punto, sperando davvero di non dovermi ritrovare in una nuova diatriba, se negligenza (anche di natura burocratica) vi è stata non deve essere certamente ricercata nelle azioni messe in campo dalla Regione per ovviare ai disagi causati dal maltempo.
Tilde Minasi
Consigliere Regionale