Libia, anche l’Italia parteciperà ai bombardamenti

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dato il via libera  alle forze aeree italiane per il bombardamento della Libia. Una nota della Presidenza ha fatto sapere la decisione presa dall’esecutivo. Si tratta tuttavia di una modifica della posizione italiana che, in precedenza, aveva escluso qualsiasi intervento armato sui cieli libici. La posizione è cambiata secondo il ministro La Russa: «perché la situazione a Misurata è diventata terribile. Berlusconi ha avviato una riflessione che è sfociata nella decisione comunicata a Obama». Infatti il presidente del Consiglio ha avvertito la Casa Bianca, prendendo di comune accordo l’iniziativa. Barack Obama è rimasto molto soddisfatto della decisione italiana, aggiungendo: «grande apprezzamento dopo la decisione dell’Italia di autorizzare missioni aria-terra contro obiettivi del regime libico. Una pressione supplementare è necessaria per rafforzare la missione di protezione dei civili». Dal punto di vista della politica interna, le reazioni sono state molteplici e differenti. Roberto Calderoli, mostrandosi molto contrario ha fatto sapere che: «Il mio voto non l’avranno mai. Resto contrario a qualunque intervento in Libia. Abbiamo già fatto abbastanza mettendo a disposizione le basi, l’appoggio logistico e il pattugliamento anti-radar. Personalmente non avrei dato neanche questa disponibilità se non in cambio di un concreto concorso degli alleati al respingimento dei clandestini e alla condivisione dei profughi». Molto vicino a queste posizioni anche l’altro leghista Roberto Castelli. Per Giovanardi: «L’intervento in Libia è completamente sbagliato, i presupposti sono e restano del tutto infondati. Secondo questa logica assurda avremmo più motivi per bombardare la Siria dove Assad massacra i manifestanti e rappresenta una parte di popolazione molto inferiore a Gheddafi». Opposizione all’attacco, vedendo i distinguo all’interno della maggioranza di Governo. Per Italo Bocchino: «La dichiarazione di Calderoli apre di fatto la crisi di governo», mentre il capogruppo di Fli alla Camera Della Vedova ha precisato che: «Futuro e libertà, come ha già fatto a suo tempo, manterrà anche questa volta un atteggiamento responsabile nell’interesse dell’Italia». Per Anna Finocchiaro, senatrice del Pd, «il nostro riferimento continua ad essere la risoluzione dell’Onu. Se verranno confermati i confini di quella risoluzione il Pd non farà mancare il suo assenso. Quello che troviamo gravi sono le divisioni irresponsabili che continuano a manifestarsi dentro il governo, con la Lega che continua a prendere le distanze dalle decisioni di Berlusconi». Intanto i raid proseguono sui cieli libici e il quartier generale di Gheddafi a Tripoli è stato distrutto, provocando 3 morti e 45 feriti. A Misurata prosegue il tira e molla tra i fedeli del Rais e i ribelli.

Salvatore Borruto

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