La Reggina mette alle corde il Novara. Vittoria per 1 a 0 nel giorno delle nozze d’argento amaranto

Reggina-Novara 1-0

 

Marcatore: 41’ st Viola A.

Reggina: Puggioni, Adejo, Costa, Acerbi, Colombo, Castiglia (dal 24’ st Tedesco), Viola N., De Rose, Rizzato, Danti (dal 34’ st Viola A.), Campagnacci (dal 42’ st Zizzari). A disposizione: Kovacsik, Giosa, Montiel, Bernardi. All. Atzori.

Novara: Ujkani, Gemiti (dal 41’ st Lanteri), Lisuzzo, Ludi, Morganella, Porcari, Rigoni (dal 22’ st Drascek), Parola (dal 36’ st Scavone), Motta, Gonzalez, Bertani. A disposizione: Fontana, Gheller, Vicentini, Centurioni. All. Tesser.

Arbitro: Velotto di Grosseto.

Note: Ammoniti: Morganella (N), Viola N. (R), Bertani (N), Porcari (N), Acerbi (R), Gonzalez (N), Recupero 2’ pt e 5’ st.

E finalmente dopo 7 turni di campionato “all’asciutto”, la Reggina torna alla vittoria, forse nella più importante della stagione in chiave play-off, e lo fa sfoderando una prestazione maiuscola, frutto di tanta grinta e convinzione nei propri mezzi, annichilendo di fatto il Novara di Tesser, terza forza del torneo. Non ci poteva essere miglior regalo, per festeggiare il 25^ anniversario della Reggina Calcio. Atzori deve fare a meno degli squalificati Bonazzoli, Rizzo e Cosenza, e ritorna per tanto alla difesa a 3, confermando Adejo, Costa ed Acerbi, mentre a centrocampo, ritrovano un posto da titolare De Rose e Castiglia chiamati a dare quantità e coprire le spalle al contempo a Nico Viola; Danti e Campagnacci di punta. L’avvio è tutto di marca locale con il palo che dice ancora una volta di no a Campagnacci. Dopo una conclusione di Gonzalez ben controllata da Puggioni, è Nico Viola che scalda i guantoni ad Ujkani che respinge in corner, una pericolosa conclusione del numero 21 amaranto. È poi Motta che si inventa una bella giocata sull’out di destra, e calcia forte sul primo palo: Puggioni alza sopra la traversa senza tanti problemi, in quella che è l’unica conclusione a rete della squadra di Tesser. Siamo però già dall’altra parte, e dopo un bel dialogo Rizzato-Danti, viene liberato De Rose da quest’ultimo, che siede un difensore e calcia a botta sicura, cogliendo il secondo legno della serata per gli amaranto, con la sfera che sbatte sulla parte bassa della traversa e poi sulla linea, prima della deviazione in angolo di Ludi.

I quasi 5.000 spettatori applaudono la Atzori band al termine dei primi 45’, ed al rientro sul terreno di gioco, non ci sono cambi né da una parte e né dall’altra. Ad inizio ripresa, ecco il gol della Reggina, con un bel fraseggio sulla sinistra, che porta Rizzato solo davanti ad Ujkani e con un eccesso di altruismo, l’esterno amaranto serve al centro l’accorrente De Rose che insacca a porta vuota. Tutto fermo però, perché il guardialinee sbandiera un fuorigioco che forse solo lui ha visto. Dalle immagini televisive, si vede nettamente che il folletto di Cosenza, è dietro la linea della palla al momento del passaggio del compagno di squadra. Un gol che diciamolo pure, Ciccio De Rose avrebbe meritato ampiamente, data una prestazione davvero eccellente.

Gli amaranto macinano gioco e chiudono il Novara nella propria metà campo, anche se i piemontesi fanno correre un brivido a tutti i tifosi, quando Bertani, prova l’unico acuto della serata, con un tiro a giro che termina fuori non di molto. Atzori da un’occhiata alla sua panchina e mette nell’ordine prima Tedesco e poi Alessio Viola, al posto di Castiglia (primo tempo di grande intensità che gli è costato poi un secondo tempo in calando, ma gli applausi del pubblico testimoniano che anche lui oggi ha dato il suo ottimo contributo) e Danti. È la mossa decisiva ai fini del risultato, con Tedesco che inventa e Alessio Viola che si fa trovare pronto all’appuntamento con il gol, che arriva a 4’ dalla fine, con una bella spaccata in mezzo all’area. È il tripudio in campo e sugli spalti. Tesser allora richiama subito Gemiti, e getta nella mischia anche Scavone per provare ad agguantare il pareggio; la Reggina invece gioca di rimessa, coprendosi bene e senza correre particolari pericoli. Gli amaranto avrebbero anche l’occasione per chiudere il match con il neo entrato Zizzari, subentrato al posto di uno stremato Campagnacci uscito tra la standing ovation del Granillo, ma l’ex Pescara non riesce proprio a trovare la prima gioia in stagione, ed a porta praticamente vuota, spara di testa addosso a Ludi, provvidenziale nella circostanza.

Velotto poi sembra non volere mai fare finire la partita: un altro minuto di recupero sui 4’ già concessi, fa sembrare ogni secondo della durata di un’eternità, ma alla fine arriva il triplice fischio, che sancisce una vittoria strameritata per la Reggina, che può tornare a sorridere, anche in virtù dei risultati delle altre squadre. Tutte quante infatti hanno pareggiato, almeno per quanto riguarda le “colleghe” dei piani alti, ad eccezione del Siena, clamorosamente sconfitto nel finale di gara tra le mura amiche, dal Portogruaro. Ed adesso dopo le festività pasquali, la Reggina se la vedrà in casa dell’Albinoleffe, e siamo certi che dopo avere vendicato l’immeritata sconfitta del Piola dell’andata, Campagnacci e compagni, vorranno di certo vendicare anche quella subita in casa contro l’Albinoleffe, prima squadra a violare il Granillo, ed unica insieme al Cittadella.

Fabrizio Cantarella

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