La Germania è quasi in recessione

Se l’Italia ha chiuso il trimestre con lo 0,2% in meno del PiL, gli altri paesi europei non sono stati da meno. Mal comune mezzo gaudio verrebbe da dire spontaneamente se non fosse che, a rasentare la recessione sono le forze economiche a cui l’Italia stessa avrebbe dovuto aggrapparsi per non sprofondare. Non si tratta di politica, nè di storia, si tratta di economia e a fare i conti con un PiL capriccioso che continua a perdere punti oggi figura anche la Germania di “mamma” Merkel, colei che doveva rassicurare i tedeschi. Se si guarda alla situazione generale dei paesi europei non sembra essere una mera coincidenza che l’unica a poter sorridere sia l’Inghilterra, unico paese ad aver deciso ai tempi, di mantenere la propria moneta e di gestire quindi in autonomia la propria economia, forse tutti dovremmo cominciare a pensare (non è mai troppo tardi), che fosse giusta la politica liberale per cui ci si è battuti in questi anni, l’unico freno una sinistra nefasta, sicuramente ci sarà da pagare un prezzo, ma se la storia insegna, finchè siamo in tempo, dovremmo pensare per una buona volta al bene comune e non a nasconderci dietro fazioni, idealismi o sperare sempre nell’aiuto di chi deve fare per noi, siamo in tempo per staccarci da un sistema che sta affondando e che non risparmia nessuno.

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