Il 2 Agosto i soci e gli amici della Condotta Slow Food Reggio Calabria Area Grecanica lo ricorderanno a lungo, conservando nella memoria e, soprattutto, nel cuore le immagini di un Aspromonte ancora impetuoso e passionale ma accogliente e vero, i profumi di una natura incontaminata, il letto dell’Amendolea che segna di bianco le montagne appenniniche, dove qua e la spuntano ruderi di castelli e piccoli borghi quasi abbandonati. La Condotta Slow Food Reggio Calabria Area Grecanica, con l’appuntamento del 2 agosto, ha anche voluto dare continuità alle iniziative costruite e realizzate nell’ambito del progetto nazionale “Stati generali degli Appennini”. Un progetto che punta al rilancio sociale dei territori montani un tempo umanamente molto vivaci; territori che a malincuore centinaia di persone hanno dovuto abbandonare, lasciando luoghi significativi, case, affetti per trasferirsi in pianura alla ricerca di una nuova possibilità di riscatto. In questo contesto si è svolta la giornata all’insegna della conoscenza della cultura bizantina dei Greci di Calabria. Giornata, che, oltre ogni più rosea aspettativa, ha visto una folta partecipazione, nonostante il caldo, i tempi di viaggio, le strade tortuose di montagna. Curiosi ed appassionati guidati dai volontari dell’Associazione Did.Ar.T. hanno scoperto il Santuario dell’Annunziata nel borgo dell’Amendolea, custodito dai monaci Marianisti, e della chiesa di S. Giovanni Battista a Gallicianò. A Gallicianò, i 45 abitanti rimasti, con grande difficoltà ma anche con caparbietà, lottano per preservare dall’oblio del tempo e dall’indifferenza dell’uomo, un modello di vita ancorato alla terra, alle relazioni umane, alle tradizioni, ai saperi ed alle competenze arcaici, che consentono la conservazione di un immenso giacimento culturale, antropologico e ambientale, in primis la lingua greca. Con grande orgoglio, Raffaele e Giovanni, hanno raccontato di come, tra le mille difficoltà, la piccola comunità, guidata dal loro Mimmolino l’artista, è riuscita a ristrutturare la chiesa ortodossa di Panaghìa tis Elladas e l’arcaica fonte dell’amore; di come hanno ricercato e raccolto oggetti e documenti per la costruzione del piccolo museo etnografico e di come riescono a renderlo fruibile solamente grazie alla solidarietà dei visitatori. Adiacente al museo si trova un rigoglioso orto rivitalizzato dalla signora Mariella, figlia di gallicianoti ma che ha sempre svolto l’attività di commerciante in città. Dal 2013 due volte a settimana torna a Gallicianò dove per senso di responsabilità e perché “…ha ritrovato le sue radici” coltiva ortaggi di stagione che spesso condivide con gli amici e i vicini. Il pranzo ha dato la possibilità ai partecipanti di conoscere un’altra bella storia. Carmela, Nino e Mimmo, giovani ragazzi trasferitisi alla marina, hanno trovato il modo di non abbandonare il loro luogo di origine, creando una piccola attività economica. Con la consueta ospitalità del Sud, hanno allestito un banchetto ricco e saporito servendo ai commensali pietanze tradizionali con materie prime provenienti dagli orti vicini. Sul terrazzo della loro Trattoria Grecanica, che si affaccia proprio sul piccolo borgo sovrastato dalla chiesa di San Giovanni, si sono intrattenuti con gli ospiti raccontando del loro attaccamento a quei luoghi che li spinge a tornare tutti i fine settimana; del fatto che grazie anche al loro entusiasmo, i pochi pastori rimasti continuano ad allevare pecore e capre; che alcuni orti sono stati ripristinati tutelando dagli incendi e dalle frane questo piccolissimo angolo aspromontano. Il momento conviviale è stato reso ancora più piacevole dall’ascolto di liriche in lingua ellenofona, lette direttamente dalla voce dall’autore, il poeta Salvino Nucera, esponente della rinascita della cultura grecanica. L’attenzione suscitata e la numerosa richiesta di partecipazione all’evento, sono stati la conferma che esiste un interesse verso le aree interne e verso le attività di piccolo artigianato, la ricezione turistica a conduzione familiare e la valorizzazione dei prodotti che in questi territori si trovano. La Condotta Slow Food Reggio Calabria continuerà ad avere attenzione per le aree interne ed i suoi eroici abitanti; a stimolare e sostenere le giovani generazioni affinché non abbandonino i piccoli centri montani; tutelare e rilanciare l’agricoltura di montagna e ciò che ad essa è collegato.
Per la Condotta Slow Food Reggio Calabria – Area Grecanica
Mariella Crucitti
Michelangelo D’Ambrosio
Cristina Ciccone