10:40 – Secondo quanto è stato riferito da un portavoce del governatore di Ghor – provincia dell’Afghanistan centrale – Abdul Hai Khatibi, un commando, composto da uomini armati, ha fermato due veicoli, con a bordo 15 passeggeri, mentre percorrevano una strada della provincia solitamente non coinvolta negli attacchi dei talebani. Il commando ha fatto fermare i veicoli a bordo strada, ha chiesto ai passeggeri di scendere dai mezzi e di mettersi in fila, e infine li hanno uccisi, uno dopo l’altro senza nessuna indecisione. Le vittime sono undici uomini, tre donne e un bambino. Il portavoce riferisce “Un uomo è riuscito a scappare. Tutti gli altri sono stati uccisi, colpiti alla testa e al petto da un’arma da fuoco”. Il capo della polizia provinciale, Fahim Qaiem, ha confermato l’accaduto, accusando gli insorti talebani di aver compiuto la strage nella notte.
Solo ieri erano state uccise due operatrici umanitarie finlandesi, che viaggiavano a bordo di un taxi, da alcuni uomini armati a Herat, grande crocevia dell’ovest afghano, meno interessato alle violenze del sud del Paese. Altri sei afghani sono stati uccisi in un attentato suicida nella remota provincia di Takhar, nel nord.
La missione Onu (Unama) nel suo rapporto semestrale sulle vittime civili del conflitto afghano, ha registrato un aumento del 24% del numero di civili uccisi o feriti in combattimenti rispetto allo stesso periodo del 2013.
