di Fabrizio Pace – Ribaltata completamente la sentenza che aveva condannato Silvio Berlusconi a sette anni di carcere per concussione e utilizzo della prostituzione minorile, il cavaliere è innocente è quanto letto ieri da Tranfa in aula nel Tribunale di Milano. La Corte d’appello ha demolito completamente l’impianto accusatorio. Il primo caso d’accusa, quello più pesante, la concussione ai danni del vicequestore Piero Ostuni, (Berlusconi,la notte del 27 maggio 2010, lo avrebbe costretto con una telefonata a rilasciare Ruby). In primo grado fu giudicata come concussione per costrizione, e punita dalla sentenza di primo grado con sei anni di carcere. La Corte d’appello invece ieri ha assolto Silvio «perché il fatto non sussiste». La telefonata dell’ex-premier al vicequestore Ostuni avvenne realmente, ma non aveva nessuna delle caratteristiche di minaccia né implicita né esplicita per cui non può essere considerata un reato. In base al secondo reato quello relativo ai “contatti” con Ruby, la difesa aveva chiesto l’assoluzione «perché il fatto non sussiste», affermando che non c’era alcuna prova di quei “contatti” nelle serate mondane a Villa Certosa. La Corte ha però assolto Berlusconi con la formula «perché il fatto non costituisce reato». Più semplicemente, i contatti ci furono, ma Berlusconi non sapeva che Ruby era minorenne. Quindi, per la legge, non c’è reato. Molto più si potrà dire al riguardo quando saranno rese note le motivazioni della sentenza attese con ansia anche dalla parte avversa da cui saranno valutate per un eventuale (ma probabile) ricordo al terzo grado. Innumerevoli le reazioni politiche legate all’avvenimento di ieri e la vicinanza di tutto il centro destra alla figura del suo leader che ha sempre dichiarato di avere rispetto e fiducia nella stragrande maggioranza dei magistrati quelli che lavorano nell’ombra rischiando la vita e per il bene di comune. Il pregiudicato è un perseguitato. Questo è quanto oggi si legge tra le righe. Finalmente da ambo le parti politiche al di la dei fantasticatori che parlano di inciuci si comprende come sia indispensabile la riforma di una giustizia e bradipa, che è la vera palla al piede non solo per quel che riguarda i diritti individuali ma anche per il rilancio economico e del nostro Paese.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.