di Giuseppe Dattola – Prosegue la grande ascesa di Marco Laganà. Mancano soltanto i crismi dell’ufficialità ma l’asso emergente del mondo con la palla a spicchi del belpaese, nato e cresciuto a Reggio Calabria, sarà un giocatore di Cantù, gloriosa formazione della pallacanestro italiana che ha deciso di investire su questo ragazzo che ha già esperienze importanti ad alto livello. Cantù è reduce da alcune stagioni importanti in cui ha costruito roster con degli stranieri dall’ottimo impatto puntando anche sul lancio di prodotti italiani, gente come Aradori e Cinciarini hanno avuto benefici dalla loro esperienza in Brianza. Adesso tocca a Laganà sfruttare questo prestigioso trampolino che lo vedrà confrontarsi nel massimo campionato italiano, probabilmente come play di riserva di un esterno americano. Ma partire da rincalzo, non spaventa per niente un ragazzo che, nonostante la giovane età, ha già fatto tanta gavetta ed accumulato esperienze importanti. Scoperto da Gianni Benedetto, Laganà è volato a Reggio Emilia appena quindicenne e si è fatto conoscere ed apprezzare da tanti addetti ai lavori non solo italiani ma anche da scout europei tanto che è stato uno dei due invitati del vecchio continente al camp annuale di Michael Jordan qualche anno fa. Due anni con la Pallacanestro Reggiana ed arriva l’allettante proposta di Biella che lo fa esordire in Serie A e, nella passata stagione, gli dà tanti minuti i Legadue Gold dove si mette in mostra come uno dei migliori playmaker del torneo. La ciliegina sulla torta è la chiamata dalla nazionale maggiore dopo i suoi grandi trascorsi nelle selezioni giovanili e con l’Under 20 con la quale si è laureato campione d’Italia di categoria. Purtroppo, nella scorsa primavera, Laganà si fa male seriamente al ginocchio e deve finire sotto i ferri dicendo addio anzi tempo alla stagione. Comincia subito la riabilitazione e si mette al lavoro e le ultime dicono che dovrebbe essere pronto a settembre. Cantù seguirà l’ultima parte di un recupero che sta rispettando la tabella fatta dai medici nel decorso post operatorio; il figlio dell’ex bandiera della Viola (che augura buona fortuna a Marco con una dichiarazione del presidente Giusva Branca, n.d.r.) Lucio è pronto per questa nuova avventura e vuole ritagliarsi subito uno spazio importante. La Serie A è la giusta consacrazione di un ragazzo che ha la faccia tosta ed l’ambizione per poter essere protagonista nella massima ribalta di una pallacanestro che vuole riscoprire i talenti interni: Laganà guida una nuova nidiata che fa ben sperare nel futuro di un movimento che ha bisogno di nuovi eroi che non vengano soltanto da oltreoceano. In bocca al lupo dunque al reggino DOC Marco per questa sua nuova sfida che, tutti, siamo convinti che vincerà…