Secondo l’Istat le nascite sono in calo per il quinto anno consecutivo, si calcolano solo 514mila nuovi nati in Italia. In crescita le emigrazioni sia degli italiani che gli stranieri
Circa 80% dei nuovi nati proviene da donne italiane il rimanente 20% da quelle straniere e il numero medio di figli a donna scende da 1,42 nel 2012 a 1,39 nel 2013. Questa è la fotografia dell’Istat degli indicatori demografici del nostro Paese. Anche gli ingressi di cittadini stranieri in Italia scendono. Infatti nel 2013 si registrano solo 279mila, contro i 321mila del 2012: 42mila in meno. Nonostante sia il principale Paese di provenienza anche dalla Romania, davanti al Marocco e Cina, gli arrivi sono crollati del-25% sul 2012, -12% i cittadini cinesi. Stabili, invece, i flussi in arrivo dal Marocco (-0,8%), mentre aumentano quelli da Egitto (+15%) e Ucraina (+10%). In aumento, invece, le persone che lasciano l’Italia. Nel 2013 le emigrazioni sono state circa 126mila (2,1, per mille), mentre nel 2012 solo 106mila (1,8 per mille). Nel periodo 2008-2013, tra coloro che hanno abbandonato il Paese per una destinazione estera è raddoppiato sia il numero di residenti stranieri (da 22 a 44mila), che il numero di italiani (da 40 a 82mila). Tra il 1993 al 2012 ben 2 milione e 388mila di italiani si sono spostati dal sud al centro-nord, mentre poco più della metà 1milione e 275mila hanno fatto il tragitto inverso. Nell’ultimo anno sono 116mila i residenti del sud Italia si sono recati al centro nord, mentre chi ha fatto l’operazione inversa sono 65mila. Diminuiscono anche i matrimoni col rito religioso. Tra il 2008 e il 2013 si è passato dal 63% al 57%, salgono invece, i matrimoni col rito civile dal 37% al 43%. Quindi, in complesso nel 2013 si sono celebrati meno di 200mila matrimoni (3,3 per mille). Il più basso nella storia del Paese.