di Sonia Polimeni – Bilancio super positivo per la visita del Pontefice a Cassano, e non poteva che essere altrimenti per il nostro straordinario Papa Francesco, capace di raccogliere a sè 250 mila persone, con la sua umiltà e il suo naturale modo di farsi amare da tutti, grandi e piccini. Il merito della positiva riuscita del grande evento, va senza dubbio anche alla città di Cassano, dove ha funzionato efficacemente, il piano di sicurezza e la gestione dell’ordine pubblico. Sono stati impiegati oltre 1000 unità di personale delle Forze dell’Ordine, 50 Vigili del Fuoco, circa 50 uomini di Anas, 900 tra dipendenti, associazioni e volontari della Protezione Civile Regionale, 130 tra personale medico, operatori del 118 e di altre unità sanitarie, 136 volontari della Croce Rossa Italiana, 18 del soccorso alpino e numerosi volontari di associazioni quali la Misericordia, l’AVAS ed altre, che hanno assicurato prestazioni, anche di emergenza, a tutela della salute dei cittadini. Ottima dunque, l’attività di coordinamento posta in essere dal Questore per il profilo attinente alla gestione dell’ordine pubblico e ai vertici delle altre Forze dell’Ordine, per la fattiva collaborazione prestata, come dichiara il Prefetto Gianfranco Tomao. Proseguendo sui numeri dell’evento, non dimentichiamo che a Cassano sono giunte 25.000 autovetture e 1200 pullman. Il sindaco della città, Gianni Papasso, ringrazia quindi “tutti coloro che, lavorando i silenzio, – dice – hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento, che resterà indelebile nella mente dei calabresi e, sicuramente, troverà posto nei prossimi annali di storia. La visita del Papa – prosegue Papasso – ha messo Cassano allo Ionio al centro del mondo. La sua venuta è un fatto storico che marcherà, in senso positivo, il prosieguo della vita di noi tutti. Un evento che ha segnato la mia, la nostra esistenza, era un sogno che è diventato realtà. Una realtà che ci ha colpito e ci ha emozionato”. Adesso, l’augurio del primo cittadino cassanese, è che la visita del Pontefice, che ha posto Cassano e la Sibaritide al centro del mondo, possa contribuire a far uscire questo lembo di territorio “dall’abbandono in cui finora è stato cacciato”. Una giornata memorabile dunque, per tutti i presenti e non solo, ma quello che ricorderemo in assoluto, sarà senza dubbio un gesto di Papa Francesco, uno di quei suoi slanci di umanità, che lo contraddistinguono e che lo fanno amare così tanto: un grande striscione con su scritto “Fermati, c’è un angelo che ti aspetta”, e Papa Francesco non esita a far fermare l’auto su cui transita e a scendere in mezzo alla strada, spiazzando gli uomini della scorta, per poter abbracciare quell’angelo, Roberta, affetta da una patologia gravissima che l’ha fatta restare bambina.