La primavera ha iniziato a solleticare la natura che, pian piano, si sta risvegliando. Le giornate si allungano e torna la voglia di stare all’aria aperta. Esiste un posto, dove la primavera dà il meglio di sé. Le campagne si tingono d’infiniti colori: giallo, arancione, rosa, rosso, viola, blu — un arcobaleno floreale che inebria gli occhi e la mente. Siamo in Olanda, a Lisse, piccolo comune che dista 35 km da Amsterdam. Qui, nella cosiddetta “regione dei bulbi”, si trova il parco floreale di Keukenhof. I trentadue ettari di terra ospitano: sette milioni di fiori — tulipani, giacinti, narcisi, giunchiglie e altre bulbose —, cinque mila metri quadrati di serre ed esposizioni al coperto.
Aperto dal 24 Marzo al 20 Maggio, incanterà come ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Il tema di quest’anno è: “Germania, paese di poeti e filosofi”; per realizzare il magnifico mosaico di fiori, raffigurante la porta di Brandeburgo, nel mese di ottobre sono stati piantati oltre 100.000 bulbi. Questo tripudio di colori è uno spettacolo che merita di essere ammirato, alla pari dei dipinti di Van Gogh. A tal proposito la promozione “Van Gogh in fiore” (www.lindbergh.nl) offre la possibilità di acquistare un biglietto cumulativo che consente di visitare il parco Keukenhof, il museo dedicato al celebre maestro impressionista e godersi una gita in battello lungo i canali. Fino al 29 maggio nel “Van Gogh Museum” rimarrà allestita una mostra dedicata a Picasso che annovera importanti prestiti provenienti da collezioni private e musei come il “Centre Pompidou” di Parigi, il “Metropolitan Museum of Art” e il “Guggenheim Museum” di New York. Nell’organizzare il vostro viaggio, sappiate, che il 16 aprile, una ventina di carri allegorici e più di trenta auto di lusso, riccamente addobbate con decorazioni floreali, sfileranno per quaranta chilometri da Noordwijk a Haarlem, attraversando il “Viale del Corso Keukenhof”. Curiosità: il tulipano, famoso in tutto il mondo come simbolo dell’Olanda (oggi se ne producono più di tre miliardi l’anno) è in realtà originario della Persia. Lo stesso nome deriverebbe dal turco “dülbend”, turbante, per la particolare forma dei petali simile al famoso copricapo. Un’antica leggenda turca narra di un giovane di nome Shirin che partì in cerca di fortuna lasciando la sua amata Ferhad. La ragazza attese per lungo tempo il suo ritorno, poi, disperata, partì alla ricerca dell’innamorato. Vagò per molto tempo, finché un giorno, non reggendo più la fatica e il dolore, cadde su pietre aguzze e pianse certa che sarebbe morta senza rivedere il suo amato. Le lacrime si mescolarono al sangue e cadendo in terra si trasformarono in fiori rossi: i tulipani. Ancora oggi in Iran gli innamorati si scambiano tulipani come segno d’amore.
Adele Sergi