La campagna elettorale per le europee alle ultime battute tra un caso di giustizia a orologeria e un assist positivo a Peppe da parte della… “cattiva” Stella
Il conto alla rovescia è cominciato. Domenica, e nella sola giornata di domenica, si vota per il rinnovo del Parlamento europeo. I posti disponibili per l’Italia sono 72. Uno potrebbe essere conquistato da Peppe Scopelliti che in questa campagna elettorale, caratterizzata dalla rissa dialettica (e non solo), ha mantenuto, assieme ai vertici della lista Ncd-Udc, un atteggiamento equilibrato, cercando soltanto il dialogo e il confronto con tutti gli elettori del Sud. Peppe ha cercato di portare sul tavolo del dibattito fatti, obiettivi, prospettive. Che sia diventato un candidato vincente per la concorrenza, lo dimostra il fatto che, a quattro giorni dalle elezioni, si è scomodato Gian Antonio Stella, dedicandogli un primo piano a pagina 7 del Corriere della Sera, partendo da un richiamo in prima (“La corsa a ostacoli di Scopelliti”). Ovviamente non mancano le tracce di veleno del moralizzatore d’Italia che però, a corto di argomenti e di suggerimenti stralciati da un giornale locale, alla fine spara a salve. Tanto rumore per nulla: le solite cose trite e ritrite. Pensate che la pietra della scandalo è un cartello di Forza Nuova (destra) esposto a Lamezia che diceva “In Italia condannato, in Europa candidato!”. Da questo slogan parte tutta la tiritera, ma stavolta (e non è la prima) Stella non riesce a fare luce. Piuttosto ci chiediamo: tu che sei un moralizzatore di rispetto, quando ti deciderai a farci leggere come sono finite o a che punto stanno le inchieste relative all’ex presidente della Provincia di Milano Penati, la vicenda Marrazzo tornato di soppiatto in Tv, lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena roccaforte finanziaria del Pd, dove si è registrato un suicidio inquietante del quale non si saputo più nulla? Un giornalista-scrittore di livello come Stella dovrebbe utilizzare le sue capacità e i suoi collegamenti, come ha ben fatto nelle inchieste sugli sprechi italiani assieme al suo collega Rizzo, per affrontare anche i temi negativi che riguardano la parte politica di sinistra. Oppure anche Stella è convinto che tutto il male sta a destra e tutto il bene a sinistra? Se è così (ma crediamo di no) anche Stella è un giornalista schierato, in pratica poco credibile. Certo Stella non esalta le sue capacità di giornalista di inchiesta quando usa il cannone per sparare agli uccellini (è il caso del suo servizio che abbiamo letto stamani su Scopelliti) mentre utilizza la fionda o non la usa affatto per scandali di proporzioni gigantesche. Dal punto di vista mediatico Scopellitti dovrebbe ringraziare la… “cattiva” Stella: Gian Antonio gli ha fatto certamente un assist anche perché non ha detto niente di nuovo o di incisivo. Indubbiamente sotto elezioni capita di tutto. Scatta puntuale la giustizia ad orologeria. Ha ragione Alfano quando dice, a proposito dell’arresto di Paolo Romano, candidato alle europee con Ndc-Udc nella nostra circoscrizione, che siccome l’indagine si trascina dal 2012 il provvedimento poteva essere preso molto prima o dopo le elezioni. Riservando ovviamente a Romano la presunzione di innocenza. Egli è accusato di tentata concussione, di aver cioé fatto pressione sul dg di un’ Asl campana sulle nomine, indicando suoi amici. In pratica avrebbe fatto raccomandazioni e pressioni, ma il reato è tentata concussione perché da quello che si è capito, il dg Paolo Menduni non ha seguito i “consigli” di Romano. Il sospetto è duplice: sui tempi dell’arresto e sul colore delle raccomandazioni. Dalle indagini che emergono in tutta Italia la sinistra non ha mai fatto una sola raccondazione: è verginella. Tutti i suoi uomini piazzati alla Rai e negli enti pubblici sono il frutto di concorsi e di scelte meritocratiche… Mai che un politico di centrosinistra sia stato intercettato a fare pressione per la nomina di una persona amica. Magari si truccano i concorsi, ma certe indagini tardano a concludersi. Totò avrebbe detto: “Ma mi faccia il piacere!”. C’è però sempre un giudice a Berlino. Nel nostro caso il corpo elettorale. Peppe Scopelliti ha sempre ottenuto l’investitura dalle urne. Sta conducendo una efficace campagna elettorale. In questi ultimi giorni in particolare su Reggio e Provincia. In serata incontrerà i presidenti dei circoli a Palazzo Campanella. Anche l’agenda di domani è densa. Si comincerà alle 9.30 con l’ incontro con i bergamotticoltori. L’incontro non è casuale: Peppe Scopelliti ha avuto il merito di aver rilanciato un settore che languiva, riportando, dopo circa 30 anni di commisariamento, i rappresentanti della filiera del bergamotto (coltivatori, trasformatori ed esportatori) nella gestione del Consorzio regionale. Da allora il bergamotto ha ripreso quota con una valorizzazione a tutto campo, compreso il settore farmaceutico. In serata è previsto pure un appuntamento a Siderno. Peppe Scopelliti concluderà la campagna elettorale, incontrando i reggini a piazza Duomo venerdì sera, in quella che è stata e che sarà pure in questa occasione la piazza dei suoi successi elettorali.
FRECCIA DEL SUD