Renzi, Raffa, Loiero sparano a salve ma Scopelliti è più vicino all’Europa

pizaRenzi vuole imitare tutti per entrare nella storia. Oggi sarà uno e trino. Come Giulio Cesare ripete: veni, vidi, vici. Infatti in una sola giornata visita tre regioni del Sud: stamani è stato a Napoli, oggi pomeriggio a Reggio per tuffarsi nel mito (mentre andiamo in macchina visita i Bronzi di Riace) e stasera concluderà il tour in quel di Palermo. A Reggio potrà contare sulla campagnia della ministra Lanzetta con la speranza che qualcuno le abbia spiegato che non è elegante presentarsi con gli stivali, come ha fatto al Quirinale in occasione del giuramento. Il premier sta facendo ufficialmente questo rapido giro per spiegare come si spendono i fondi comunitari e, a Reggio, anche per dare un segnale anti-‘ndrangheta. Ufficialmente… Ma in realtà il giovane capo del governo si è tuffato anema ‘e core, come cantano a Napoli, in questa campagna elettorale per sconfiggere i suoi primi avversari che sono quelli del suo stesso partito. Infatti i leader carismatici del Partito democratico (in particolare l’ala ex comunista, ma non solo) stanno brillando per la loro assenza. Renzi ha cercato di pararsi il colpo con la mossa propagandistica degli 80 mila euro al mese a dieci milioni di famiglie ma proprio una personalità della sua area, il presidente del Senato Pietro Grasso, va ripetendo, con i suoi tecnici, che questi soldi finiranno in busta paga soltanto per uno-due mesi perché non ci sono le coperture finanziarie. A parlare così chiaro non sono gli avversari politici quindi, ma una personalità sostenuta dal Pd. In pratica così facendo Grasso conferma che la mossa di Renzi è solo elettorale. L’avesse fatta un altro, quanto per non fare nomi un certo Berlusconi, a quest’ora sarebbe scopppiato lo scandalo del “voto di scambio”. Ma a Renzi con quella bocca, evidentemente è concesso di dire ciò che vuole, come recitava un tempo la pubblicità caroselliana di un noto dentifricio.  In sostanza: il Premier lasciato solo deve fare campagna elettorale. I suoi amici di partito, come i cinesi aspettano sulla riva del fiume, sperando di poter vedere il suo “cadavere” politico. Ma non sarà così: Renzi oggi tira da solo. Probabilmente però non farà molta breccia in Calabria perché alle europee il nuovo centrodestra ha candidato Scopelliti, la cui campagna elettorale sta andando a gonfie vele su tutti i fronti. In Calabria e nelle altre regioni meridionali di competenza. Sempre alla ribalta delle cronache l’ex governatore Agazio Loiero ovvero “Mister Ex”: ex Dc, ex Mastella, ex centrodestra, ex centrosinistra, ex Mpa, ex Partito democratico e… ex di tutto. Ebbene Loiero continua la sua ossessione patetica nei confronti di Scopelliti. Pensate: leggendo i giornali di oggi siamo rimasti disorientati. Parafrasendo Ezio Greggio ci viene voglia di ripetere: “Ma è lui o non è lui, ma certo che è lui!…”. Disperato come un naufrago, Agazio Loiero, si aggrappa alla ciambella (o forse sarebbe più esatto dire allo stivale) della ministra Lanzetta, sollecitandola a fare chiarezza sulla efficacia delle dimissioni di Scopelliti perché è possibile, anzi Loiero ne è certo che si stia cercando di prendere tempo per consentire alla Giunta regionale di varare provvedimenti che potrebbero impegnare la prossima legislatura e tutto ciò, secondo Loiero, sarebbe “d’una gravità enorme”. In realtà l’on. Loiero getta inchiostro nel torrente perché è convinto che questo situazione giova al suo “amico” Scopelliti impegnato nella campagna elettorale. E Loiero (ma non solo lui) quando vede Scopelliti è come il toro quando vede rosso. Per calmarlo forse sarebbe opportuno che gli si offrisse un bicchiere d’acqua del Menta, prelevata ovviamente a Reggio… Un altro come Loiero è il Dott. Giuseppe Raffa, presidente della Provincia eletto dal Centrodestra con il sostegno determinante di Scopelliti. Raffa merita indubbiamente il tapiro della… gratitudine. Era un uomo politicamente finito, mandato al tappeto dai suoi ex amici di centrosinistra. Ad un certo punto ha avuto l’intuizione giusta per risollevarsi. Alle comunali del 2002, abbandona Naccari e passa armi e bagagli con Scopelliti, con il quale fa un lungo percorso politico. Diventa assessore e nella successiva legislatura viene nominato da Scopelliti vice sindaco. Per la verità lo stesso Scopelliti prima di lasciare Palazzo San Giorgio per approdare alla Regione aveva pensato di sostituirlo. Il dott. Raffa ha fatto pressioni, si è rivolto agli amici di Peppe, “gli sarò fedele sempre” giurava. Invece sapete tutti come è andata a finire: Raffa si è legato a Nino Foti, capo della schiera che ha tentato invano di ostacolare sempre Scopelliti. Da vice sindaco facenti funzioni, pur avendo firmato pure lui carte della Fallara, è riuscito a farla franca, diventando al processo in questione testimone dell’accusa. Da presidente della Provincia non ha mai sposato una causa portata avanti della Regione, continuando a tirare calci contro Scopelliti.
L’ultima sua “perla” l’abbiamo letto sui giornali di stamane: pur non facendo il nome (che coraggio!), dichiara che le europee non debbano rappresentare lo strapuntino per i rottamati. Evidentemente Raffa considera Scopelliti un rottomato. Ma si supera quando attacca il Ncd, sostenendo che fa la politica dei due forni: a Roma fa maggioranza con il governo di centrosinistra e in Calabria cerca di imporre alleanze di centrodestra. Dimentica un particolare il dott. Giuseppe Raffa: il suo partito (Forza Italia) a Roma fa l’opposizione a Renzi mentre in Calabria Fi è alla Regione nella maggioranza di centrodestra e lui stesso regge la sua presidenza della Provincia grazie al sostegno dei consiglieri del Nuovo Centro Destra. Come bisogna chiamare questo atteggiamento? Non è questa pure politica dei due forni? Dignità politica vorrebbe che Raffa, coerente contro la politica dei due forni, rassegnasse le dimissioni, rinunciando al sostegno di Ncd. Allora si che potrebbe parlare di politica dei due forni da parte degli altri. Invece avrebbe fatto più figura a tapparsi la bocca, anche perché la coerenza non è certo il suo forte. Mentre Raffa si arrampica sugli specchi dell’ingratitudine personale e umana più che politica, Scopelliti è impegnato al massimo in questa campagna elettorale. I sondaggi vanno bene, il leader del centrodestra calabrese è sempre più vicino all’Europa.

FRECCIA DEL SUD

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