Agenzia dei beni confiscati; Scopelliti: “No allo spostamento da Reggio. Dal viceministro Bubbico una proposta contro la città”

Giuseppe Scopelliti (NCD) commenta le dichiarazioni del Viceministro Bubbico sull’agenzia dei beni confiscati:Presidente Scopelliti Dimissioni

“Istituendo a Reggio Calabria la sede centrale di un organismo prestigioso, come l’Agenzia dei beni confiscati alla mafia, il Governo Berlusconi, coadiuvato dai Ministri dell’epoca, Alfano alla Giustizia e Maroni all’Interno, fece una scelta chiara. Ho letto quanto dichiarato proprio ieri, nel corso di un’audizione alla Commissione parlamentare antimafia ed anticipato in un intervista recente all’Unità, dal Viceministro dell’Interno Filippo Bubbico che annuncia lo spostamento dell’agenzia a Roma. Si tratta di un segnale estremamente negativo del Governo Renzi nei confronti della città di Reggio Calabria. A poco servono le passerelle della commissione antimafia presieduta dalla Bindi e dal suo vice Fava mentre Reggio e la Calabria rischiano la spoliazione di un ufficio così prestigioso. Ricordo ai politici dei convegni e delle sfilate, che, in qualità di Presidente di Regione, ho chiuso pochi mesi fa un accordo con l’UNODC che istituirà a Reggio l’ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine. In questo percorso avevo rinnovato più volte al Ministro Alfano l’idea di aprire, sempre a Reggio, un centro operativo del Frontex (l’agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea) il cui centro direzionale è in Polonia. Tutto questo, finalizzato a realizzare, in un’area difficile quale questa, il polo della legalità”.

“Stiamo inoltre lavorando con l’ambasciata italiana dell’Onu a Vienna e con l’UNODC, grazie all’accordo sottoscritto recentemente – aggiunge Scopelliti – ad un percorso importante affinché giovani laureati calabresi effettuino percorsi formativi nei due organismi. Queste sono le vere battaglie che servono al nostro territorio. Chiudere la sede di Reggio dell’agenzia dei beni confiscati sarebbe un nuovo schiaffo alla città ed alla Calabria. Le istituzioni del territorio devono opporsi a questa. Noi saremo in prima linea a difendere Reggio e la Calabria”.

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