Gianni Tonelli, segretario del sindacato autonomo di polizia, ha inviato una lettera di scuse al presidente Giorgio Napolitano per gli applausi agli agenti condannati per l’uccisione di Federico Aldrovandi. Insieme alla lettera spedita, Tonelli fa ricevere al Presidente anche la registrazione completa dell’evento per dimostrare che l’applauso “non è in alcun modo riconducibile alla tragica morte del giovane e al dolore della famiglia verso la quale nutriamo sinceri sentimenti di deferente rispetto”. La censura da parte del Capo dello Stato, scrive Tonelli, “rappresenta per la mia persona un marchio di infamia e un fardello di vergogna e sofferenza dai quali non riuscirò mai ad affrancarmi”. Cerca in questo modo una riabilitazione all’accusa di aver disonorato la divisa mossa verso di lui e gli altri poliziotti.