Il Comune non dimentichi di tutelare i lavoratori

di Fabrizio Condemi – Il comune di Reggio Calabria, rappresentato dalla terna commissariale, in questi frenetici giorni vienereges chiamato a prendere delle decisioni importanti sul futuro della città. Dopo la sonora bocciatura della Corte dei Conti sul piano di rientro per evitare il dissesto finanziario dell’ente verso la quale, entro 90 giorni (come determinato, in tema di procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, dall’art. 3 del Decreto n. 16 del 6 marzo 2014), dovrà presentare ricorso con un nuovo piano di riequilibrio finanziario, la terna commissariale dovrà prendere posizione su parecchie questioni delicate. Due su tutte: L’Atam spa, l’azienda municipalizzata dei servizi di trasporto pubblico e la costituzione di due (o più?) società in house con il conseguente assorbimento dei Servizi Strumentali al Comune (ex Multiservizi spa) e dei Servizi a Rilevanza Economica (a tutt’oggi resi dalla Reges Spa). Mentre per l’Atam spa è stato chiesto il fallimento su istanza del Pubblico Ministero per il quale si deciderà all’udienza del 07/05/2014, per la costituzione delle due società è stato pubblicato un bando per individuare professionalità esterne che redigano due “Piani Industriali al fine di pianificare ed avviare le attività necessarie per le costituende società in House”. Pertanto, da una parte, per ciò che riguarda l’Atam SPA, il comune è chiamato in breve ad esprimersi sulla possibilità o meno che ha l’ente di ricapitalizzare la società ed affrontare una volta per tutte le responsabilità legate alla fruizione di un servizio essenziale quale quello dei trasporti pubblici ed il futuro di circa 350 famiglie di lavoratori; dall’altra parte, il comune vuole pianificare i nuovi servizi che dovrebbero sostituire le “vecchie” società miste, creando delle società in cui non vi saranno più i soci privati ma solo il comune. La preoccupazione di chi scrive e degli 88 dipendenti Reges Spa e dei 270 dipendenti Multiservizi SPA ma anche delle altre società (ancora) non direttamente coinvolte è che queste scelte, così difficili ancor di più alla luce della “certificazione” di assenza di professionalità all’interno del comune, non siano prese a discapito dei lavoratori. Qualsiasi scelta che verrà adottata per tutte le società partecipate dal comune dovrà essere affrontata sempre nell’interesse della collettività ma, in particolar modo, dei lavoratori. Mentre la Multiservizi è stata già sciolta per le note vicende societarie, L’Atam investita, suo malgrado, dal presunto buco di bilancio individuato dalla GdF, la Reges spa continua a tutt’oggi a produrre utili per il comune. E’ naturale pertanto considerare che, anche alla luce dei problemi finanziari delle casse comunali e delle varie società partecipate, una società in house per i servizi relativi ai tributi locali, che prenda il posto della Reges, possa rendere parecchio in termini economico/finanziari, specie dopo la fuoriuscita della Maggioli Spa (il cui contratto si estinguerebbe comunque nel 2015), a patto che si utilizzino tutti i dipendenti Reges i quali, in questi anni, hanno ricevuto una altissima formazione anche attraverso la partnership con la stessa Maggioli SPA, leader italiano nel settore, capaci pertanto di poter viaggiare spediti anche senza il socio privato. Insomma le possibilità ci sono, le difficoltà pure, ma la città non può subire più alcun sacrificio nemmeno se sia uno e un solo posto di lavoro che si disperda. Reggio ed i reggini non meritano più alcun sacrificio.

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