di Fabrizio Pace – “Io conoscevo Orsola Fallara da quando ero ragazzo, riponevo in lei grande fiducia che poi purtroppo ha carpito, così come lei stessa mi ha confermato nell’ultima volta che ci “sentimmo” tramite SMS. I nostri rapporti si interruppero alcuni mesi prima della sua morte a causa della profonda delusione che mi recò il suo comportamento (l’allontanamento è un modo spontaneo che adotto di norma, quando mi sento tradito nell’amicizia). Così avvenne nel momento in cui, avendole inviato un sms nel quale le “chiedevo” se tutto quello che avevo sentito durante una conferenza stampa rispondeva al vero, lei mi scrisse: “si , è tutto vero “. Il gesto di Orsola Fallara umanamente mi è molto dispiaciuto comprendo bene che è stato il frutto della disperazione e della pressione mediatica alla quale venne sottoposta in quel periodo, io la conoscevo come una donna “forte” , decisa (una volta denunciò e fece arrestare dai Carabinieri persino un poliziotto che le voleva estorcere del denaro tramite un ricatto) ma in quel frangente stava attraversando anche un fase personale molto delicata. L’insieme di tutte queste concause, credo, ha fatto scattare in lei qualcosa che l’ha spinta a bere l’acido, recarsi poi autonomamente in ospedale, (ore in cui è stata a colloquio anche coi familiari più stretti) per poi tragicamente morire a causa dell’aggravio delle sue condizioni. Sono anche convinto che se lei oggi fosse stata in vita mi avrebbe scagionato e tutto quanto mi sta accadendo non sarebbe mai avvenuto, perché si sarebbe assunta le responsabilità che le sarebbero toccate. Durante la conferenza stampa, il cui video non è stato mai ammesso come prova processuale, lei “punta il dito” contro due note figure politiche reggine e mi chiede scusa pubblicamente per aver disatteso i miei insegnamenti politici. In questo caso io ritengo di avere responsabilità di carattere politico, ho firmato atti, in totale buona fede, credendoli corretti. C’è invece un’interpretazione non corretta della legge. Il sindaco del comune di Reggio Calabria (qualsiasi sindaco), percepisce molto meno di un dirigente perché è il dirigente ad essere pagato per prendersi delle responsabilità. Se un dirigente mi porta un atto che io devo firmare, lo firmo! Il dirigente si assume una responsabilità e io sono convinto che abbia seguito tutte le procedure necessarie e dovute al caso”.
Questo è quanto raccontato da Giuseppe Scopelliti al direttore di Panorama Mulè