Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, nella Sala dell’Università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, per il ciclo “Diritto Costituzionale”, ha presentato “La democrazia e il diritto di voto”. Dopo l’introduzione di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, ha relazionato la Prof.ssa Melania Salazar, ordinario di Diritto Costituzionale, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ed ha partecipato il Prof. Domenico da Empoli, ordinario di Scienza delle Finanze presso l’Università “La Sapienza” di Roma.In apertura dell’incontro la prof.ssa Salazar ha messo in rilievo l’importanza del diritto di voto con cui il cittadino può scegliere chi lo deve governare, una forma di libertà che si attua solo all’interno della legge.
Un diritto riconosciuto come naturale, ma da cui in passato erano esclusi coloro che erano privi di censo. In Italia il suffragio universale è stato realizzato solo nel 1946, con l’estensione del diritto di voto anche alle donne che ha posto fine alla disuguaglianza. Una disuguaglianza che, come afferma la relatrice, si può superare tramite la partecipazione; così come, nella dimensione della democrazia, l’uguaglianza si realizza attraverso il suffragio universale. Proseguendo in una breve analisi storica risalente alla rivoluzione inglese e alla nascita degli Stati Uniti d’America, nel 1776, la docente ha ricordato la promulgazione di quei principi costituzionali che sono ancora oggi presenti nella nostra Costituzione. Essi sono legati ad altri valori, tra cui quello della “libertà”. Una libertà intesa, sia come” libertà negativa” cioè come assenza di impedimento atta a favorire la convivenza sociale in cui ciascuno ha uno spazio d’inviolabilità, sia come “libertà positiva” attraverso alcuni diritti che lo Stato rende attivi nei confronti del cittadino (diritto alla salute, al lavoro, allo studio, ecc).
Una libertà che consente alla persona di autodeterminarsi, sviluppando le proprie potenzialità e, finanche, di aspirare alla felicità. Libertà come spazio libero in cui esercitare i propri diritti, libertà come partecipazione che consente a tutti di contribuire alla democrazia partecipando all’organizzazione politica, economica e sociale del paese e cooperando alla realizzazione della pace, libertà attraverso il diritto di voto che, in democrazia, si lega sia alla libertà che all’uguaglianza. Purtroppo, la degenerazione della politica ha posto fine, secondo la relatrice, a qualsiasi attività delle istituzioni, ma ha reso i cittadini consapevoli della responsabilità e artefici del proprio destino. L’intervento finale, autorevole e apprezzabilissimo del Prof. Domenico Da Empoli ha posto l’accento su due punti importanti: il primo attinente al diritto di voto degli Italiani all’Estero e, per contro, alla esclusione da esso degli immigrati regolari in Italia. Il secondo punto ha fatto riferimento, invece, alla “responsabilità” che non è soltanto quella di tutti ma, soprattutto, della classe politica a cui il cittadino delega i suoi poteri senza alcun riscontro sul piano dell’impegno e della qualità. Notevole è stato l’interesse per il tema trattato e numerosi gli interventi da parte del pubblico.
Comunicato stampa Centro Internazionale Scrittori della Calabria