«Tanto si è fatto in favore degli ammalati dal punto di vista scientifico e con la creazione di imponenti strutture sanitarie. Ci sarà però sempre bisogno di persone che come il buon samaritano, imitando l’atteggiamento di Gesù verso i malati, si prendono cura di loro, ne condividono la sofferenza e offrono il loro tempo e il loro amore stando accanto al malato». Sono le parole del parroco di Platania (Cz) don Pino Latelli pronunciate durante l’omelia della messa, celebrata a San Michele Arcangelo, nella ricorrenza della 22ª Giornata mondiale del malato. «Il malato certamente ha bisogno di medicine e di strutture sanitarie, – ha affermato il sacerdote – ma soprattutto, essendo una persona fragile, debole, insicura e ansiosa, ha bisogno anche di qualcuno che gli stringa la mano, gli regali un sorriso, gli rivolga una parola di incoraggiamento e di speranza perché solo così può trovare la forza di lottare e continuare a sperare nella guarigione». La Comunità di San Michele Arcangelo di Platania ha voluto celebrare questo evento mondiale con una serie di iniziative all’insegna della solidarietà verso le persone malate del paese completandole con la solenne Eucarestia alla quale hanno preso parte tutti i malati del centro cittadino e quelli delle contrade, che, accompagnati in Chiesa o dai propri familiari o da volontari della parrocchia, si sono accostati al sacramento dell’unzione dei malati. Nel corso dello svolgimento delle celebrazioni, protratte per un’intera settimana, il parroco don Pino Latelli, insieme con un gruppo di volontari, ha visitato gli ammalati nelle loro case. Momenti di preghiera, spiritualità e commozione hanno caratterizzato tutti gli incontri in uno dei quali, svoltosi nella chiesa parrocchiale, monsignor Giuseppe Ferraro ha tenuto una riflessione sul tema della XXII Giornata mondiale del malato “Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli”. L’illustre relatore ha invitato i presenti a «guardare la sofferenza con gli occhi della fede alzando lo sguardo verso il crocifisso che racchiude il mistero del dolore umano». Ha inoltre ricordato che «con la preghiera e l’offerta della sofferenza, i malati rappresentano un prezioso aiuto e sostegno spirituale per tutta alla Chiesa e per il mondo». La speciale giornata si è conclusa con la consegna ad ogni malato della coroncina del santo rosario di Papa Francesco e l’esecuzione di brani musicali a cura dei bambini dell’oratorio Benedetto XVI “Un tesoro per tutti”.
Lina Latelli Nucifero