La Viola lavora anche a San Valentino

San Valentino di lavoro per le varie formazioni del basket calabrese che si preparano a disputare le gare relative ai rispettivi tornei. Domenica ritorna l’Adecco Silver con la Viola che è di scena a Roseto contro una squadra che, come i reggini, prova a rilanciarsi dopo aver subito l’onta del fallimento. Roseto può contare comunque sull’appoggio del territorio che sta aiutando la società abruzzese; la stessa cosa non può essere affermata dal presidente Muscolino che, da quando è diventato proprietario della compagine dello stretto, ha dovuto affrontare una miriade di difficoltà di ogni tipo come quella relativa la palazzetto in cui disputare le gare interne.

La vicenda è nota: l’impianto storico del Palacalafiore è chiuso da marzo 2012 dopo un incidente che è costato, purtroppo, la vita di un operaio; il Botteghelle è stato il teatro di casa dei reggini di un anno e mezzo ma, in questa stagione, non è stato possibile utilizzarlo perché non è omologato per la categoria in cui milita la Viola ed ecco che la compagine neroarancio diventa Viola Calabria e non Reggio Calabria data che è costretta ad emigrare a Vibo per disputare i match interni. Muscolino ha dovuto subire questo colpo e vedere ridimensionato il suo progetto di coinvolgimento del territorio che stava dando dei grandi frutti, soprattutto grazie alla straordinaria stagione 2012-13 che aveva riavvicinato il grande pubblico ai neroarancio.

Ma i due mila del Botteghelle nell’ultimo match del campionato passato non potevano essere tutti trasportati in campo neutro ed, infatti, le presenze sono diminuite, anche se tanti tifosi hanno fatto sacrifici in queste settimane per andare a sostenere Caprari e compagni e Domenica anche i tifosi sono definitivamente scoppiati con una forma di pacifica protesta astenendosi dalla presenza in curva ed i motivi li hanno spiegati in un forte e conciso comunicato.

Non è facile continuare ma la Viola va avanti anche se adesso deve conquistare la salvezza sul campo dopo un girone d’andata difficile in cui si sono avute tante difficoltà sul parquet. Ma la dirigenza non si è voluta arrendere ed è intervenuta per apportare dei correttivi ad un roster sfortunato nella scelta dei primi due americani ma gli arrivi di Hamilton, Monadi e Papa Dia hanno sistemato l’organico che, in mano a Ponticiello, sta cominciando a funzionare in maniera consona al livello della categorie.. il tutto, come detto, nonostante i migliaia di ostacoli che hanno dovuto affrontare settimana dopo settimana per una realtà che non vuole arrendersi sperando che il territorio possa finalmente supportare questo progetto di risalita.

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