L’Nba è di Kevin Durant

Durandi Giuseppe Dattola – E’ vero che per dare forza a questa affermazione si deve aspettare giugno quando verrà premiata la squadra vincitrice del titolo ed il miglior giocatore delle finali ma, intanto, si può senza dubbio gridare ai quattro venti che l’MVP di questa prima metà del campionato di basket più bello del mondo è senza dubbio la stella degli Oklahoma City Thunder. Durant ha chiuso un gennaio in cui ha sfiorato i 40 punti di media, tirando con percentuali superiori al 60% mentre la sua squadra otteneva  undici vittorie consecutive, la più importante quella sul parquet di casa dei Miami Heat del rivale Lebron James che sta assistendo a perfomance di altissimo livello da parte del suo compagno di squadra della selezione americana ai giochi olimpici di Londra. Il numero sei degli Heat  è il campione in carica e non abdicherà tanto facilmente ma adesso tutti sono concordi nell’affermare che K.D. non si può fermare. D’altronde, stiamo parlando di un due metri e dieci con braccia lunghissime e meccanica di tiro che non ha nulla da invidiare ai grandi specialisti della storia ed al suo idolo di infanzia Larry Bird; Durant è anche migliorato nella lettura delle difese speciali che lo riguardano alzando la media degli assist a gara, cosa che ne fa un’arma offensiva che definire micidiale è un autentico eufemismo. Il bello è che tutti coloro che lo conoscono dicono che ancora i margini di miglioramento sono elevati e che il bello deve venire. E quindi? Assisteremo ad altre esibizioni balistiche entusiasmanti come quelle che lo hanno portato a realizzare 54 punti in una gara? Nel frattempo, tutti gli appassionati se lo potranno godere all’All Star Game previsto nel week-end di San Valentino dove Durant si candida ad essere il migliore in campo, titolo già ottenuto in passato. Il tutto, senza il suo amico Westerbook, fermo alla prese con un infortunio e che gli ha lasciato le chiavi della squadra in mano. Durant non si è fatto prendere dal panico ed ha cominciato a regalare lezioni di pallacanestro nell’arene di una NBA che lo sta osannando come merita un giocatore di talento assoluto.

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