L’Assessore Salerno illustra i progetti a favore dell’inclusione sociale e lavorativa delle vittime di tratta e di grave sfruttamento sessuale

Nazzareno Salerno
Nazzareno Salerno

L’Assessore regionale al Lavoro Nazzareno Salerno ha sottolineato che “nell’ambito della programmazione POR FSE 2007/2013, la promozione dell’inclusione sociale è stata indicata come un sostanziale ed irrinunciabile obiettivo, si tratta di percorsi che impongono precise scelte di ordine programmatorio e rispondono ad una logica di autentica e costante attenzione e sensibilità nei confronti di situazioni decisamente particolari”. Dunque, coerentemente a quanto stabilito nel POR FSE 2007/2013 ed in ragione di un’impostazione politica che non può e non deve mai trascurare l’assunzione di precise responsabilità sociali, la Regione Calabria ha emanato un Avviso pubblico, nell’ambito dell’Asse V, Obiettivo Operativo N. 2, con l’obiettivo di realizzare e finanziare progetti a favore dell’inclusione sociale e lavorativa delle vittime di tratta e/o di grave sfruttamento sessuale. Il progetto dal titolo “Oltre il confine” nasce nell’ambito del percorso avviato dalla Regione sulla stessa tematica attraverso la gestione dei progetti finanziati dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che riguardano l’accoglienza ed supporto socio-sanitario e legale alle vittime, e la partecipazione ad alcune reti transnazionali per lo scambio di buone prassi. L’obiettivo prioritario dell’avviso, che ha un importo totale di 700.000 euro ed è destinato ai soggetti con esperienza nella gestione delle vittime di tratta o comunque nel settore dell’immigrazione, è quello di rendere concreta la possibilità di accesso al mercato del lavoro anche a quei soggetti che altrimenti rimarrebbero esclusi a causa di particolarissime e specifiche condizioni personali. Nello specifico gli interventi sono divisi in due linee di azione: azioni integrate di informazione, emersione, accoglienza e empowerment che impegnano il 40% del budget complessivo di progetto e che prevedono attività che vanno dal primo contatto all’accoglienza attraverso l’impiego di unità di strada e sportello, dai servizi di assistenza psicologica all’attività di consulenza legale; la seconda azione riguarda invece interventi integrati di formazione e tirocinio. In questo caso si va dalla redazione del bilancio delle competenze alla realizzazione di percorsi formativi personalizzati o di tirocini. Va evidenziato come le azioni programmate vanno a incidere notevolmente nell’implementare le risorse assegnate dal Ministero per la gestione dei progetti e consentono, insieme ad altri interventi come la redazione di uno specifico rapporto sul fenomeno in fase di elaborazione, di mettere a punto una serie di risposte adeguate al problema della tratta degli esseri umani che purtroppo è in crescita anche nella nostra regione. Lo spirito di queste azioni e l’importanza delle risorse assegnate rispondono ad una precisa logica e cioè quella di una Regione che pur in costanza di immani difficoltà mette a valore le risorse disponibili ed è sollecita nei confronti di chi – per dolorose cause – rischia di ritrovarsi ai margini di quel contesto sociale e lavorativo che qualifica e da senso alla propria vita. g.m.

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