Viola, nuova avventura della “Viola femminile”

La Viola dei maschi vuole risalire la classifica del campionato di Adecco Silver cominciando magari domenica a Casalpusterlengo ma avranno un compagno di viaggio in più: da qualche settimana è cominciata l’avventura della Viola femminile che si è iscritta in un campionato regionale grazie all’idea di alcuni dirigenti, primo fra tutti il presidente Muscolino. Ecco l’augurio del massimo dirigente neroarancio verso questa nuova realtà:

«Alla Viola “rosa” va il mio personale augurio di ottenere non solo quei risultati sul campo che sono indispensabili per la riuscita di un progetto sportivo ma anche la capacità di “fare squadra” fuori dal parquet, ricreando quel clima di entusiasmo e di spensieratezza che è parte integrante del basket». Il capitano sarà , Patrizia Marino , la veterana del gruppo: “Sono onoratissima di essere il capitano della squadra dei miei sogni. Ho iniziato a giocare a 13 anni nella Leonardo Basket , dalle giovanili alla serie B fino al 2000, onorando sempre la stessa maglia, e riprendere l’attività dopo tanti anni di completa assenza dai campi mi emoziona tantissimo.

Ho sempre desiderato far parte della Viola dai tempi di Enzo Cioffi, di Pino La Gioia, di Mark Campanaro e così via, che vedevamo allo Scatolone allenarsi prima o dopo di noi, e quando mi è stata consegnata la tuta e la maglia con la scritta VIOLA BASKET sono tornata per un attimo indietro nel tempo e in me si sono scatenate sensazioni indescrivibili. E’ un sogno realizzato!!!!!! Il basket ha rappresentato la mia vita per lungo tempo e sentire di nuovo lo stridere delle scarpe sul parquet è un’emozione che non ha pari. Sembra stupido, vista la mia età, dire queste cose ma è la verità.

Ho sempre messo il massimo impegno, la grinta e un po’ di sana cattiveria sotto canestro per conquistarmi il posto in squadra e continuerò a farlo nonostante tutto.”Sara Pietrobon è la moglie di Michele Viola, figlio di colui che ha dato inizio al mito: “Indossare, dopo tanti anni, nuovamente una divisa è una gran bella emozione, quando hai una passione ti rimane dentro anche se per un motivo o per l’altro viene messa da parte. Proprio grazie al basket ho incontrato Michele, siamo stati anche uno contro l’altro ai bei tempi della Viola e dell’Angelico Biella. E proprio mio marito ,la prima sera al ritorno della palestra, ha esclamato tutto contento: ‘Ma guarda giochi con il mio nome sulla maglietta!’.

Vivo a Reggio Calabria da solo un anno e mezzo e mi fa un gran piacere poter essere in una bella società, storica, che abbia colto una sfida così impegnativa come solo una squadra femminile sa essere”. In bocca al lupo dunque alle ragazze ed alla società di Via Pio XI che non perde l’occasione di creare nuove opportunità di coinvolgimento per un territorio che vede riaffermarsi il mitico simbolo neroarancio che, da gennaio, non parla più soltanto al maschile.

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