14\02\2011 – La situazione creatasi sull’isola di Lampedusa è davvero al limite del collasso. Oltre quattro mila immigranti sono arrivati sulle coste dell’avamposto italiano in fuga dalla Tunisia e dall’Algeria, paesi sull’orlo del baratro della guerra civile contro i tiranni che da decenni ormai li governano. Il sindaco dell’isola, Bernardino De Rubeis, ha chiesto a Maroni l’immediata riapertura del Centro di identificazione ed espulsione per fronteggiare l’emergenza aggiungendo che: «Siamo in presenza di un’intera nazione, la Tunisia, che sta fuggendo verso Lampedusa». La situazione è davvero insostenibile e fonti ben informate parlano di circa 2.700 migranti presenti sull’isola al momento. Anche il neo commissario straordinario per l’emergenza immigrati (e prefetto di Palermo), Giuseppe Caruso, auspica a una riapertura del Cie dell’isola: «Insieme ai prefetti siciliani e alle forze dell’ordine abbiamo convenuto che il Centro di Lampedusa va riaperto oggi stesso, il ministro Maroni ha dato la sua disponibilità e noi abbiamo deciso che la riapertura del Centro può servire». Intanto un ponte aereo sarà istituito per rifornire l’isola di beni di prima necessità come medicine, cibo, indumenti, e per spostare i migranti in altri luoghi, perché nell’agosto del 2008 il centro di accoglienza collassò con soli 2.000 migranti al suo interno. Il sindaco inoltre ha chiesto al ministro Maroni, l’invio di circa 100 unità di Carabinieri per la gestione dell’ordine pubblico. I 2.700 clandestini sono sistemati per ora in varie strutture (1.300) e gli altri sono sotto il sole del campo sportivo di Lampedusa. Come detto in precedenza il Consiglio dei Ministri di sabato e il ministro Maroni hanno nominato il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso commissario straordinario per l’emergenza immigrati a Lampedusa. Inoltre tra i provvedimenti d’urgenza adottati c’è anche quello dello stato di emergenza per quanto riguarda la situazione creatasi. Tra i problemi principali rimane quello della sistemazione dei migranti nei centri di accoglienza. Quelli di Bari, Crotone e Caltanissetta sono quasi esauriti e l’ondata migratoria non pare destinata ad arrestarsi. Tra le soluzioni prese in esame per far fronte all’emergenza, l’istallazione di una tendopoli in provincia di Siracusa, realizzata dalla Croce Rossa Italiana. Finora il governo ha insistito sulla chiusura del Centro di permanenza temporanea, ma la decisione potrebbe cambiare a breve a causa dell’emergenza. Il Ministro Maroni passa poi all’attacco e accusa l’Unione Europea di aver lasciato da sola l’Italia in questa situazione difficilissima: «Siamo soli, l’Europa non sta facendo nulla. Sono molto preoccupato. Ho chiesto l’intervento urgente dell’Ue perché il Maghreb sta esplodendo. C’è un terremoto istituzionale e politico che rischia di avere un impatto devastante su tutta l’Europa attraverso l’Italia. Noi siamo come al solito lasciati soli. Stiamo gestendo l’emergenza umanitaria con la protezione civile. E’ indispensabile l’intervento dell’Europa». Poi il ministro si è lamentato sull’approccio dei burocrati europei sulla questione della richiesta di aiuto: «Hanno risposto che queste richieste vanno fatte 15 giorni prima: sono allibito di questo approccio burocratico». Sempre il ministro dell’Interno ha poi aggiunto: «Chiederò al ministro degli Esteri tunisino l’autorizzazione per i nostri contingenti a intervenire in Tunisia per bloccare i flussi: il sistema tunisino è al collasso. Quanto alle decisioni di alcune procure, che stanno applicando una direttiva Ue che rende di fatto inefficaci i fermi dei clandestini da parte delle forze dell’ordine ne penso tutto il male possibile. Per questo sto preparando un provvedimento urgente per dare interpretazione corretta a questa direttiva che non è quella che stanno dando alcune procure».
Salvatore Borruto