In Italia sette auto su cento non sono in regola con l’assicurazione anzi, a dire la verità, non ce l’hanno proprio. Sono circa tre milioni di autovetture che circolano indisturbate per le città e le strade italiane, divenendo un rischio e un pericolo tremendo in caso di incidenti. L’allarme è stato lanciato dal ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani alla Camera. I numeri inoltre sembrano destinati a crescere nei prossimi anni. I dati più allarmanti arrivano dal sud, dove il 60% degli incidenti avviene con vetture senza Rca, il 40% solo in Campania. I dati forniti dal ministro Romani sono stati elaborati dalla Motorizzazione Civile e dall’Ania, Associazione Nazionale Imprese Assicurative. Inoltre in una recente audizione parlamentare il presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Isvap), Giancarlo Giannini, ha ricordato che è pure in crescita il numero delle imprese che operano senza autorizzazione dunque, fuorilegge: sono 17 quelle individuate da un anno e mezzo a questa parte, per un totale di 50 dal 2002. Rimane il quesito che da sempre attanaglia tutti gli addetti al settore: è colpa delle tariffe troppo alte oppure l’Rca è schizzata così in alto per colpa di tutte queste frodi? Secondo l’Isvap non ci sono dubbi, è colpa dei premi troppo alti, specialmente al sud, con tariffe ingiustificate, arrivate a toccare 8.500 euro annui per un premio, che hanno portato ad avviare 14 istruttorie negli ultimi sei mesi nei confronti delle società assicurative. Sommando i risultati della crisi economica il gioco è fatto: aumento esponenziale delle vetture che circolano senza assicurazione. Visti i dati allarmanti è stato deciso di mettere in atto un’azione serrata di controllo, per individuare i trasgressori. Il ministro Romani ha rispolverato il vecchio progetto di creare un’Unità antifrode con il compito di effettuare indagini e segnalare gli abusi alle imprese coinvolte, oltre che alla magistratura. L’istituzione di questi controlli straordinari dovrebbero essere messi in atto nella nuova legge, attualmente allo studio, riguardante una serie di norme per il contrasto delle truffe assicurative. Tra le misure al vaglio degli esperti, l’inserimento del contrassegno elettronico, più facile da controllare, e l’inasprimento delle sanzioni per chi non è in regola. Attualmente, le multe vanno da 779 a 3.119 euro, mentre il sequestro del veicolo scatta solamente in presenza di documenti falsi.
Salvatore Borruto