Confrontarsi, sviluppare idee, mettere a frutto le esperienze della vita, con lo scopo di sentirsi parte di una sola grande famiglia. Questo è il messaggio che il presidente del Centro Calabrese di Solidarietà Don Mimmo Battaglia , ha voluto ribadire ed ispirare nell’animo dei tanti ragazzi e operatori, in occasione dell’incontro tradizionale con i giovani volontari del Centro Polivalente per i giovani, tenuto ieri pomeriggio all’interno dello stabile di Via Fontana Vecchia. Un incontro informale, alla presenza dei responsabili della struttura, degli operatori del Centro Calabrese di Solidarietà, da sempre impegnato nella lotta alle diseguaglianze sociali, alle tossicodipendenze e che, grazie a questa struttura è riuscito a intervenire direttamente nella lotta tali problematiche, attraverso modelli di recupero volti all’educazione, all’intrattenimento e alla ricerca delle proprie ambizioni e passioni, riuscendo in questi anni a strappare tanti giovani dalla strada. Presente all’incontro anche Franco Megna, responsabile dei servizi dell’Assessorato al Comune di Catanzaro, il quale ha ribadito l’impegno delle istituzioni nel sostenere il foro di aggregazione di Via Fontana vecchia, proponendo anche di portare anche fuori dal Centro Polivalente, alcune delle iniziative e degli eventi che da sempre occupano una posizione di rilievo nel panorama culturale catanzarese, in modo da coinvolgere ancora di più la cittadinanza. I giovani volontari sono stati i veri protagonisti, poiché tra di loro c’è anche chi ha appena iniziato il suo servizio ed ha avuto modo di conoscersi e conoscere Don Battaglia e lo spirito, che lo ha condotto tanti anni fa a pensare e ideare un progetto così grande e impegnativo, affermando l’enorme importanza dell’essere educatrici ed educatori, donne e uomini con la vocazione della speranza, costruttori di un futuro possibile. Voglio augurarvi di divenire capaci di andare controcorrente, riscoprire una perduta educazione critica, combattendo, con le parole, i sogni e la vita, la “mala educazione” che questo nostro oggi esprime.
C/S