di Michele Favano – I paradossi del calcio. Nella giornata in cui il Chievo riesce a fermare al Bentegodi un Milan alla ricerca disperata di punti, la società decide di esonerare il proprio tecnico Sannino, al termine di un percorso che in questa prima parte di stagione, ha fruttato per gli scaligeri solo sei punti in dodici gare. L’altro paradosso è il ritorno in panchina di Corini, l’allenatore che nello scorso campionato aveva salvato miracolosamente e dopo una gran rimonta i gialloblu, ma poi chissà per quale motivo non era stato confermato. Oggi per lui non solo la possibilità di riprovarci, ma anche la certezza di un contratto biennale in tasca. Dispiace per Beppe Sannino, dopo la sfortunata e controversa avventura palermitana, arriva un esonero duro da digerire. Lo avevamo incontrato questa estate in occasione del premio Elvio Guida, con grande entusiasmo si apprestava a preparare la nuova stagione, esaltando le qualità della nuova società nella quale sarebbe andato a breve ad iniziare il proprio lavoro. Con estrema professionalità ha taciuto sulla esperienza palermitana, convinto di poter dimostrare in terra veneta la bontà delle sue competenze. Non ha fatto i conti con la malasorte, il Chievo ha giocato un buon calcio, ma ha raccolto pochissimo e siccome in questo sport, soprattutto per gli allenatori, contano solo ed esclusivamente i risultati, ha pagato ancora una volta un prezzo molto alto. Una parentesi negativa che certamente non fermerà le ambizioni di un allenatore competente e soprattutto una persona perbene. A mister Sannino il nostro in bocca al lupo e la speranza di vederlo presto nuovamente in carreggiata.
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