Il copione è quello solito. La Reggina non va ed a pagare è ancora l’allenatore. Una storia che si ripete negli anni e che, questa volta, diversamente da quanto accaduto tre anni addietro, non ha risparmiato neppure Gianluca Atzori. Lui che aveva accettato con entusiasmo il ritorno in riva allo stretto, rinunciando anche ad offerte economiche più interessanti. Ed è andato via da signore, accettando la rescissione del contratto propostagli dal massimo dirigente, insieme, però, a tanta amarezza e delusione. Per un progetto che aveva abbracciato con grandissimo entusiasmo, ma bloccato quasi sul nascere, dopo appena dieci giornate di campionato, con un organico probabilmente sopravvalutato e la disponibilità data alla società nel tentare di valorizzare i giovani del vivaio. Decisamente troppo, i risultati infatti non sono arrivati nell’immediato ed allora la decisione di cambiare, ancora, per l’ennesima volta. E nella stessa giornata la presentazione del nuovo tecnico, Fabrizio Castori che nel pomeriggio ha diretto il suo primo allenamento. La conferenza stampa è stata aperta dal presidente Foti, ed è partita subito con una forte polemica riguardo la comunicazione non avvenuta alla stampa locale sull’esonero del tecnico. “Ho gestito l’esonero in prima persona, Atzori è arrivato a Reggio Calabria alle dieci e mezza, l’ho fermato all’ingresso della sede, invitandolo ad entrare nella mia stanza. Nessuno poteva saperlo, il mio telefono squillava, non ho risposto. Il confronto è durato fino alle undici e mezza, può essere che dopo quell’ora sia venuta fuori la notizia, ma solo dopo. Il signor Castori l’ho invece sentito nella tarda serata di ieri per chiedere la sua disponibilità. C’è stato un secondo contatto per stabilire i dettagli, nessuno sapeva nulla tranne l’agenzia che ha organizzato il volo. Questo è quanto, non potete addebitare al sottoscritto l’intuizione di qualche altro giornalista. L’idea di Castori nasce da quelle che sono le caratteristiche come tecnico, sana cattiveria, determinazione, voglia, cose che in questo gruppo non ho riscontrato in questo scorcio di stagione. Speriamo che il nuovo mister riesce a recepire tutti questi messaggi. La presenza di Castori a Modena era del tutto casuale. Non è vero che Giacchetta era con lui, bensì con Taibi che lo ha accompagnato alla stazione. Sono dispiaciuto quanto voi per l’esonero di Atzori, stiamo sbagliando molto ultimamente in fatto di scelte, chiedo scusa, ma ritengo di avere ancora la forza per reagire ed intervenire. Atzori ad inizio stagione era un’ottima scelta per tutti, oggi il campo, però, non ha confermato tutto questo. Dal punto di vista umano dover esonerare Atzori mi ha toccato molto. Questa è un’ottima squadra, io voglio vincere, ma uscendo dall’attuale torpore e spero che con il nuovo allenatore si riesca a farlo. I numeri di queste prime dieci giornate dicono che bisognava cambiare rotta. Prima di Castori avevo contattato un altro allenatore, inutile fare nomi.” A seguire le prime parole da tecnico amaranto di Castori. “Sono arrivato con un po’ di ritardo, non ho avuto modo di dialogare con i ragazzi. Ci siamo messi subito a lavoro e l’unica cosa che ho detto alla squadra che il sottoscritto crede sempre in quello che fa. Insieme a me l’allenatore in seconda ed il preparatore atletico. Gioco un calcio veloce, intenso, e la giovane età della squadra questo me lo consente, si può giocare secondo quelli che sono i miei dettami. Fatemi salutare il mio predecessore, è un ottimo tecnico. Adesso c’è una classifica preoccupante. Dobbiamo uscirne al più presto, solo i risultati ci potranno dare tranquillità, cercherò di inculcare ai ragazzi voglia di battersi, determinazione, ma facciamo un passo alla volta. Ho assistito casualmente a Modena-Reggina, gara decisa soprattutto dall’espulsione di Fischnaller contro un avversario forte e ben organizzato. Cambierà il sistema di gioco anche dal punto di vista tattico, la sorte mi agevola nel senso che abbiamo i due esterni infortunati, credo che avendo quattro uomini dietro si possa creare superiorità in mezzo al campo. Sbaffo ha grande qualità tecniche, un valore aggiunto per questa squadra, le sue caratteristiche ci aiuteranno molto anche nel cambiare soluzioni offensive. Ho accettato perché la squadra mi piace ed ho la convinzione che si possa fare bene, da subito. Non sono un selettivo, analizzo la squadra nel suo complesso, non faccio distinzioni tra giovani e giocatori esperti, come non ne faccio per i tre reparti di gioco. Ho sottoscritto un contratto annuale, non faccio mai accordi a lungo termine, dovrò meritarmelo, se riusciremo a far bene sarà lo stesso presidente a proporlo.”
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