“Anche per la vicenda della Fondazione Campanella il tempo è stato galantuomo con il Presidente Scopelliti dimostrando che quanto da lui sempre dichiarato sul salvataggio dell’ istituzione oncologica non erano vaghe promesse del politico di turno ma vera convinzione sulla importante azione che la struttura sanitaria svolge nell’ambito della sanità regionale. Oggi, in tanti, si assumeranno meriti e cercheranno prebende per il risultato raggiunto dopo tre anni di tentativi giuridici per risolvere una situazione ingarbugliata che, sulla base della legge regionale (n.11/2009), il 31 dicembre del 2009 doveva essere risolta con la messa in liquidazione della Fondazione. Magari dagli stessi soggetti che in questi anni hanno inondato le agenzie di stampa di attacchi strumentali verso questo governo regionale o dagli stessi protagonisti politici che durante la loro gestione non solo non hanno vigilato sull’ottemperanza di quanto previsto dalla legge con cui fu istituita la Fondazione Campanella ma non sono riusciti nemmeno nell’accreditamento della struttura.
Il Presidente Scopelliti, nonostante tutto, ha sempre lottato per salvaguardare il posto di lavoro dei dipendenti della Fondazione Campanella, risultato che oggi si materializza grazie ad un lavoro di squadra che, in passato, non si è verificato per iniziative non sempre opportune da parte di alcuni degli attori istituzionali coinvolti. Sono certo che quanto fatto dal Presidente Scopelliti sarà apprezzato anche da chi ieri ha avuto il coraggio di contestarlo, forse perché esasperato da notizie distorte messe in giro ad arte, ma lo sarà sicuramente da parte dei tanti calabresi che, quotidianamente, usufruiscono dei servizi della Fondazione Campanella; persone che meritano, prima di tutto e tutti, della massima attenzione da parte di coloro che sono impegnati nella programmazione e gestione della sanità calabrese”.
Claudio Parente