Un’altra intimidazione, l’ennesima, al sindaco facente funzioni della città Giuseppe Raffa. Nella mattinata di ieri una busta contenente polvere da sparo e tredici pallettoni è stata recapitata alla segreteria dell’amministratore reggino a Palazzo san Giorgio. Il plico è giunto tramite posta ordinaria e, mentre stava per essere aperto dagli addetti della segreteria, ci si è resi subito conto che il pacco fosse sospetto, perché fuoriusciva polvere da sparo. Per questo motivo è stata subito avvertita la Digos che ha preso il plico in consegna. Non si esclude al momento la presenza all’interno del plico anche di una lettera minatoria. Sul posto sono anche intervenuti la Squadra Mobile, i Carabinieri e il gruppo artificieri, che hanno subito fatto evacuare Palazzo san Giorgio in tutta sicurezza. Il Sindaco facente funzione della città non è nuovo a questo tipo di minacce e atti intimidatori. Lo scorso 19 agosto era stato oggetto di una missiva minatoria, in cui oltre alla presenza di pallini di fucile veniva apostrofato in dialetto con aggettivi e parole non proprio tenere. La lettera era una chiara pressione affinché il Sindaco, successore di Scopelliti, si dimettesse dall’incarico perché troppo diverso dalle linee generali del “modello Reggio” scopellitiano. La risposta del numero uno cittadino non si fece attendere e rinunciando persino alla scorta dichiarò: «non mi dimetto e continuo il mio percorso politico». Per adesso tutte le piste vengono lasciate aperte dagli investigatori, non tralasciando nulla al caso, spaziando con le indagini in tutte le direzioni possibili. Numerosi gli appelli di solidarietà bipartisan e anche qualche voce fuori dal coro: Il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti : «Sono vicino al Sindaco Raffa in questo delicato momento. Il mio auspicio è che le forze dell’ordine possano assicurare alla giustizia gli autori del grave gesto. Comprendo bene lo stato d’animo del primo cittadino di Reggio Calabria, certamente turbato per questa azione ignobile, perciò esprimo vicinanza professionale ed umana a Peppe Raffa». Decisamente fuori dal coro il vicepresidente di maggioranza del Consiglio comunale Bruno Ferraro, che non gradisce: «solidarietà pelose e di facciata ritenendo che Reggio chieda al primo cittadino un ulteriore atto di quel coraggio che ha dimostrato d’avere a iosa: cioè, di candidarsi senza ulteriore indugio a sindaco della città». Angela Napoli: «Esprimo sincera solidarietà a Giuseppe Raffa, sindaco della città di Reggio Calabria per l’ennesimo e vile atto intimidatorio. Anche questo ulteriore gesto criminale contribuisce ad incrementare il clima torbido che esiste all’interno del Comune della città dello Stretto e sul quale sicuramente le forze inquirenti dovranno far luce. Sono certa che il sindaco Raffa sapendo di non essere solo proseguirà con maggiore determinazione la sua attività amministrativa nell’interesse dell’intera comunità reggina». Maria Grazia Laganà Fortugno: «Esprimo tutta la mia convinta solidarietà al sindaco Giuseppe Raffa, bersaglio nelle ultime ore di un secondo atto di intimidazione, dopo quello subito il 19 agosto dello scorso anno. Un grave gesto, l’ennesimo compiuto ai danni di un rappresentante delle istituzioni locali. Un’azione vigliacca che lascia intendere il clima in cui gli amministratori pubblici sono costretti a vivere ed operare, sotto l’ignobile tentativo della criminalità che vorrebbe a tutti costi condizionare i programmi e le attività degli enti pubblici. È una situazione decisamente allarmante, che ricorre ormai sempre più spesso. E a Reggio c’è sempre più bisogno di ripristinare la legalità e la sicurezza, non solo per quanti operano nelle istituzioni ma soprattutto per l’intera collettività. A Raffa e all’intera amministrazione comunale sono vicina in questo momento particolare, perchè ritengo che prima di tutto vada promosso maggiore dialogo democratico fra tutte le organizzazioni politiche e sociali. Voglio sperare che presto si possa arrivare ad accertare il responsabile del gesto indegno, messo in atto per tentare di impaurire il primo cittadino di Reggio, che con coraggio deve proseguire nella sua attività amministrativa, secondo i programmi tracciati, al servizio della città».
Luigi Fedele: «Esprimo massimo sostegno e piena solidarietà al sindaco di Reggio, Giuseppe Raffa, per l’ennesimo atto vile subito. Gesti ignobili che vanno condannati in modo totale e che possono essere debellati con la collaborazione tra le istituzioni, la società civile e le forze dell’ordine. Episodi del genere, pertanto, devono indurre tutti noi a proseguire con convinzione in un percorso che guarda, soprattutto, alla diffusione all’interno della società calabrese di quei valori di legalità e trasparenza indispensabili per una rinascita non solo culturale della Calabria».
Salvatore Borruto