Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato una riunione virtuale dei Leader G7 per discutere le principali questioni internazionali, nella prospettiva del passaggio di consegne tra la Presidenza italiana del Gruppo e quella canadese.
L’incontro ha visto innanzitutto uno scambio di vedute sulle principali aree di crisi internazionale. I Leader G7 hanno nuovamente condannato la brutale aggressione russa, riaffermando l’intenzione di sostenere la lotta del popolo ucraino per la libertà, la sovranità e l’indipendenza. Hanno inoltre deprecato la crescente collaborazione militare tra Russia e Corea del Nord e hanno indicato l’intenzione di continuare ad applicare misure contro gli attori che sostengono lo sforzo bellico di Mosca.
Sul Medio Oriente, i Leader hanno discusso la situazione in Siria e – in linea con la dichiarazione adottata ieri – hanno auspicato che la fine del regime di Assad segni l’avvio di una transizione pacifica e ordinata attraverso la definizione di un processo politico inclusivo. Hanno poi ribadito l’importanza di rispettare la tregua in Libano, che rappresenta un importante passo in avanti verso la pace. I G7 hanno rinnovato il sostegno al piano promosso dagli Stati Uniti per una tregua a Gaza, con il rilascio di tutti gli ostaggi e un aumento dell’assistenza umanitaria alla popolazione civile, nella prospettiva di porre fine alla crisi e assicurare un percorso verso una soluzione a due Stati.
I Leader hanno anche discusso la situazione in Venezuela, reiterando la condanna per le continue violazioni dei diritti umani e rinnovando l’impegno per facilitare una transizione pacifica verso la democrazia.
È stato infine tracciato un bilancio della Presidenza italiana del G7, cui i Leader hanno tributato unanime apprezzamento sia per la qualità dell’organizzazione sia per l’importanza dei risultati ottenuti in occasione del Vertice dei Leader in Puglia, delle 23 riunioni ministeriali (incluse per la prima volta quelle in ambito Difesa, Turismo e Disabilità), così come nelle oltre 130 riunioni di gruppi di lavoro e dei formati di impegno della società civile.
Sono state richiamate e valorizzate le molteplici iniziative concrete lanciate nel corso dell’anno, a cominciare dal finanziamento di 50 miliardi di dollari in prestiti “Extraordinary Revenue Acceleration” (ERA) che saranno presto erogati e ripagati a valere sulle entrate straordinarie derivanti dall’immobilizzazione dei beni sovrani russi.
È stato rievocato il pacchetto di decisioni assunte per favorire lo sviluppo sostenibile, in particolare in Africa, intervenendo su settori cruciali come: sicurezza alimentare, attraverso l’ Apulia Food Systems Initiative per rafforzare la produzione agricola nel continente africano; transizione energetica, con il lancio di Energy for Growth in Africa per la realizzazione di infrastrutture per la produzione e distribuzione di energia verde; contrasto al cambiamento climatico, istituendo l’Adaptation Accelerator Hub, per sostenere le Nazioni più vulnerabili negli interventi di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, in linea con gli obiettivi assunti in ambito COP. Sono state messe in luce le sinergie tra questi programmi e il Global Gateway dell’Unione Europea, la Partnership for Global Infrastructure and Investment e la strategia che l’Italia ha sviluppato a livello nazionale con il Piano Mattei.
La Presidenza italiana ha inoltre rilanciato il ruolo del G7 rispetto a grandi temi globali della contemporaneità, come l’intelligenza artificiale e la migrazione. Sull’IA, il piano d’azione definito nelle sue linee strategiche a Borgo Egnazia e poi elaborato dai Ministri del Lavoro traccia alcuni confini allo sviluppo di questa tecnologia affinché sia impiegata al servizio dell’uomo, senza moltiplicare le disuguaglianze fra le Nazioni e all’interno delle nostre società.
In questa prospettiva, i G7 hanno ideato un logo che consentirà di sapere quali organizzazioni aderiscono all’Hiroshima AI Process, impegnandosi a usare in modo sicuro, trasparente, etico e affidabile l’IA.
Sulle questioni migratorie, l’accordo raggiunto a Borgo Egnazia sulle modalità per affrontare il tema delle migrazioni ha costituito uno degli assi portanti della Presidenza italiana, rilanciando l’impegno a estendere la cooperazione nella gestione dei flussi, in partenariato con i paesi di origine e transito, sulla base di una strategia articolata su tre pilastri:
1) affrontare le cause profonde della migrazione irregolare; 2) rafforzare la gestione delle frontiere e il contrasto alla criminalità organizzata transnazionale, monitorandone i flussi finanziari, per combattere le reti criminali che lucrano dal traffico di migranti e dalla tratta di esseri umani; 3) attivare canali regolari per una migrazione legale, sicura e pianificata.
Queste linee d’azione, concordate in occasione del Vertice dei Leader in Puglia, sono state declinate operativamente dai Ministeri degli Interni dei G7 e saranno riprese nel corso della Presidenza canadese. Numerosi altri obiettivi sono stati raggiunti in un’ampia varietà di ambiti, dal commercio alla sicurezza economica, dalla salute all’inclusione sociale, dalla sicurezza cibernetica alle questioni finanziarie globali, inclusi i progressi realizzati verso un sistema fiscale più giusto a livello internazionale.
A fronte di tutti questi risultati, ciò che ha rappresentato al meglio lo spirito della Presidenza italiana del G7 è stata la costante ricerca dell’unità del Gruppo come promotore di un’offerta di valori rivolta al mondo. Un G7 forte nella sua coesione, ma aperto al dialogo e a recepire le istanze che provengono dal Sud Globale per risolvere assieme le grandi questioni del tempo corrente.
È su queste solide fondamenta valoriali e con l’augurio di un pieno successo che il Presidente del Consiglio ha passato simbolicamente il testimone della Presidenza del G7 al Primo Ministro Trudeau, che ha illustrato le priorità del Canada a partire dal primo gennaio 2025 e in vista del Vertice dei Leader in programma nel giugno prossimo a Kananaskis (provincia dell’Alberta).
La Presidenza italiana lascia le consegne a quella canadese lungo un tracciato di continuità che riguarda sia l’attenzione del G7 per i focolai di instabilità internazionale sia l’ulteriore sviluppo delle linee d’azione avviate nei mesi scorsi, frutto dell’impegno e del lavoro di tutte le amministrazioni italiane coinvolte in questo sforzo congiunto.
Il Presidente del Consiglio ha infine espresso un ringraziamento per tutti i membri del Governo, i loro collaboratori e le squadre impegnate nella cura dei contenuti, dei negoziati e dell’organizzazione della Presidenza italiana del G7.