Le autorità hanno sferrato un duro colpo alle reti di streaming illegali, chiudendo uno dei più grandi servizi illegali al mondo. Eurojust ed Europol hanno supportato l’operazione, che ha coinvolto la cooperazione tra autorità italiane, croate, olandesi, rumene, svedesi, svizzere e britanniche. In un’operazione su larga scala, sono state effettuate oltre 100 perquisizioni contro 102 sospettati. Undici sospettati sono stati arrestati in Croazia
I sospettati hanno distribuito illegalmente materiale da servizi di streaming online, tra cui film e serie. Hanno anche piratato più di 2.500 canali televisivi, come canali sportivi. Il servizio illegale ha servito più di 22 milioni di utenti in tutto il mondo. Sono stati in grado di realizzare oltre 250 milioni di euro di profitti illeciti al mese. I danni economici per i titolari dei diritti d’autore del materiale sono stimati in 10 miliardi di euro.
Per eludere le autorità, i sospettati avrebbero utilizzato servizi di messaggistica criptata per comunicare e false identità per registrare numeri di telefono, carte di credito, noleggi di server e abbonamenti televisivi. Il 26 novembre, durante un’operazione internazionale, i server che ospitavano lo streaming illegale sono stati sequestrati e chiusi, interrompendo i servizi.
La collaborazione tra le autorità è stata istituita presso Eurojust per chiudere il servizio di streaming. Le riunioni di coordinamento presso la sede centrale di Eurojust hanno consentito alle autorità di Italia, Croazia, Paesi Bassi, Romania, Svezia, Svizzera e Regno Unito di lavorare insieme alle indagini e pianificare l’operazione per chiudere il servizio e arrestare i sospettati. Europol ha supportato l’operazione schierando esperti e analizzando l’intelligence disponibile durante la fase di indagine.
La cooperazione tra le autorità è culminata in un’operazione congiunta per smantellare i servizi il 26 novembre. Durante le perquisizioni in Italia, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera, Romania, Croazia, Regno Unito e Cina, sono stati sequestrati oltre 1,6 milioni di euro in criptovaluta e 40.000 euro in contanti. La polizia croata ha arrestato 11 sospettati.
Le autorità coinvolte nelle azioni sono state:
- Italia : Procura della Repubblica di Catania
- Croazia : Ufficio per la repressione della corruzione e della criminalità organizzata
- Paesi Bassi : Servizio di informazione e investigazione fiscale; Procura pubblica di Rotterdam
- Romania : Direzione per le indagini sulla criminalità organizzata e il terrorismo; Direzione per la lotta alla criminalità organizzata – Servizio di lotta alla criminalità informatica
- Svezia : Unità nazionale contro la criminalità organizzata presso la Procura svedese; Autorità di polizia svedese
- Svizzera : Ministero pubblico della Confederazione; Ufficio federale di polizia
- Regno Unito : Polizia della città di Londra
comunicato stampa – fonte: https://www.eurojust.europa.eu/news/crackdown-illegal-streaming-network-22-million-users-worldwide