L’Europa ha uno dei tassi di fertilità più bassi al mondo, con numerosi paesi che affrontano sfide significative legate alla natalità. Ad esempio, il basso tasso di natalità della Germania è attribuito a una combinazione di fattori sociali, economici e culturali. Le pressioni economiche, gli alti costi della vita, la precarietà del lavoro e il desiderio di famiglie a doppio reddito possono scoraggiare le coppie dall’avere figli.
Anche il cambiamento delle norme sociali, il maggiore accesso all’istruzione e alle opportunità di carriera per le donne e gli alti costi per crescere i figli contribuiscono a questo fenomeno. Il Regno Unito, invece, vede il suo basso tasso di fertilità influenzato da politiche economiche, industriali, educative e sociali che nel tempo hanno aumentato i costi e diminuito i rendimenti derivanti dall’educazione dei figli.
Malta ha registrato il tasso di fertilità più basso d’Europa nel 2021, con 1,13 nascite per donna, seguita da Spagna e Italia con tassi rispettivamente di 1,19 e 1,25. La Francia ha visto un calo delle nascite a causa della diminuzione del numero di donne in età fertile, particolarmente evidente a partire dagli anni ’90.
In Portogallo, il basso tasso di fertilità è attribuito al fatto che le donne danno priorità alla carriera professionale e hanno un facile accesso all’assistenza sanitaria, un trend comune in diversi paesi con tassi di natalità medio inferiori a due figli.
Spostandosi fuori dall’Europa, la Corea del Sud ha il tasso di fertilità più basso al mondo, con il governo che compie sforzi per incoraggiare più nascite, sebbene senza successo significativo a causa degli elevati costi per l’assistenza all’infanzia e la priorità delle donne nella propria carriera.
Al contrario, il Niger è il Paese con il tasso di fertilità più alto al mondo, con quasi 7 figli per donna, seguito dal Mali. In Europa, i tassi di fertilità delle donne sotto i 30 anni sono diminuiti mentre quelli delle donne di età pari o superiore a 30 anni sono aumentati.
Nel Regno Unito, il 59% delle nascite proviene dal gruppo etnico britannico bianco, e nel 2022 si è registrata una diminuzione dei nati vivi del 3,1% in Inghilterra e Galles rispetto all’anno precedente, indicando una tendenza al ribasso.
Il basso tasso di fertilità in Polonia è attribuito all’impatto della pandemia di Covid-19, all’inasprimento delle leggi sull’aborto e alla guerra in Ucraina, mentre in Cina, gli elevati costi per l’assistenza all’infanzia e la necessità per le donne di dare priorità alla propria carriera scoraggiano molte coppie dall’avere figli. A livello globale, i tassi di fertilità sono diminuiti a causa di vari fattori tra cui il cambiamento delle strutture sociali, le credenze religiose, la prosperità economica e l’urbanizzazione.
In particolare, i paesi sviluppati tendono ad avere tassi di fertilità più bassi a causa delle scelte di vita associate alla ricchezza economica e ai bassi tassi di mortalità, nonché a un maggiore utilizzo di metodi di controllo delle nascite. Anche se il tasso di fertilità nell’UE è aumentato dell’8% negli ultimi due decenni, il numero dei bambini nati ha iniziato a diminuire gradualmente a causa di vari fattori, come il cambiamento delle norme sociali e delle condizioni economiche. (dati riportati reperibili su: https://www.ncesc.com/geographic-faq/why-does-europe-have-the-lowest-fertility-rate/)
BZ