E’ già da diverse ore che c’è la certezza matematica dalla vittoria nelle elezioni presidenziali USA di Donald Trump, l’eccentrico leader dei Repubblicani ha vinto contro la candidata dei Democratici Kamala Harris. Una vittoria che è maturata con un distacco netto e conseguenze pesanti in ogni Stato.
Trump appena appreso che di essere il vincitore ha tenuto una conferenza stampa dove ha ringraziato i suoi elettori ed ha promesso di “fermare” le guerre”. Ricordiamo che durante il suo precedente mandato non vi furono conflitti anzi spesso con le sue relazioni personali riuscì a sistemare situazioni politiche anche controverse, un esempio su tutte l’interlocuzione con il presidente Nordcoreano.
Ma a salutare positivamente l’elezione del 78enne Trump sono anche altri Paesi importanti quali l’India, Israele, Cina, Corea del Nord e l’UE per voce della Von der Layen.
Anche Wall Street risente dell’elezione di Trump e gli indici all’apertura hanno impennato con Dow Jones che sale del 3,12% a 43.535,19 punti, il Nasdaq di 2,12% a 18.831,80 punti e lo S&P 500 mette a segno un progresso dell’1,87% a 5.892,24 punti.
Il tycoon, oltre al tema preponderante dello stop all’immigrazione clandestina, di cui abbiamo già parlato ampiamente, durante la sua campagna elettorale si è distinto per aver aperto al mondo delle cryptovalute. Vorrebbe “stabilizzarle” è una delle sue idee per dare nuova linfa all’economia americana.
Il popolo lo ha votato in massa preferendolo, nonostante alcuni suoi precedenti non siano ancora risolti, alla rivale democratica. La Harris paga lo scotto di 4 anni devastanti in cui l’americano medio ha visto eroso il suo potere d’acquisto. Paga le uscite insensate o mal studiate delle star milionarie che la hanno appoggiata in questa avventura, per la quale, tra l’altro, ha raccolto 1 miliardo di dollari! Molto più di quanto aveva a disposizione Trump e che non è nemmeno riuscita a spendere in toto.
La beniamina di Obama ha tenuto probabilmente delle posizioni woke troppo estremiste, troppo attenta a diritti delle minoranze ha trascurato quelli della maggioranza (entrambi dovrebbero essere universalmente garantiti e non scissi) e quindi non fare parte di un programma elettorale. Trump si insedierà alla Casa Bianca il 20 Gennaio 2025!
Fabrizio Pace