Oggi Android compie 17 anni

Buon compleanno Android!  Il 5 Novembre 2007 segna una data fondamentale nella storia della tecnologia mobile: viene presentata al mondo Android, l’ambizioso progetto di Google per un sistema operativo destinato a rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i nostri dispositivi.

Nata nel 2003 come una piccola startup, Android Inc. viene acquisita da Google nel 2005 per una cifra apparentemente modesta, 50 milioni di dollari. Dietro questa mossa si celava una visione lungimirante: creare un sistema operativo aperto e flessibile, in grado di competere con il dominante iOS di Apple. La prima versione commerciale è la 1.0, vede la luce nel 2008.

Da quel momento in poi, il “robottino verde” inizia una scalata inarrestabile verso il successo, conquistando rapidamente una fetta sempre più ampia del mercato. Grazie alla collaborazione con numerosi produttori, tra cui Samsung e Huawei, Android si diversifica in una miriade di dispositivi, dai top di gamma ai modelli più economici, soddisfando così le esigenze di un pubblico vastissimo. Oggi è il sistema operativo mobile più diffuso al mondo, con una quota di mercato che supera l’80% degli smartphone. Il suo successo si fonda su diversi fattori:

  • Apertura e personalizzazione: Offre un ecosistema estremamente ricco e personalizzabile, grazie alla possibilità di installare app da terze parti e di modificare profondamente l’interfaccia utente.
  • Flessibilità: Disponibile su una vasta gamma di dispositivi, da quelli economici ai più performanti, si adatta alle esigenze di ogni utente.
  • Innovazione continua: Google investe costantemente nello sviluppo di nuove funzionalità e tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata, mantenendolo al passo con le ultime tendenze.

L’obiettivo di conquistare nuovi mercati, soprattutto quelli emergenti, è quello che ha spinto Google a lanciare Android Go, una versione semplificata e ottimizzata per dispositivi con hardware meno potente. Inoltre, l’azienda sta puntando sempre più sull’intelligenza artificiale, integrando assistenti virtuali e funzionalità di apprendimento automatico nei suoi dispositivi.

In soli 17 anni, è passato dall’essere un progetto ambizioso a un colosso tecnologico che ha trasformato il modo in cui utilizziamo i dispositivi mobili.

La sua storia è un esempio di come l’innovazione, la flessibilità e la collaborazione possano portare a risultati straordinari.

Di seguito un puntualissimo e breve escursus storico\tecnico di tutte le versioni:

  • Android 1.0 (2008): La prima versione commerciale, ancora piuttosto basilare, introduce le fondamenta del sistema operativo: schermata home personalizzabile, widget, notifiche e un market per le applicazioni.
  • Android 1.5 Cupcake (2009): La prima versione a ricevere un nome in codice, introduce il widget della fotocamera, la tastiera virtuale aggiornata e il supporto ai video.
  • Android 1.6 Donut (2009): Migliora il supporto per i dispositivi a schermo più piccolo e introduce la ricerca vocale.
  • Android 2.0-2.1 Eclair (2009): Porta significativi miglioramenti all’interfaccia utente, introduce la funzionalità di copia e incolla e migliora la gestione della posta elettronica.
  • Android 2.2 Froyo (2010): Ottimizza le prestazioni, introduce il supporto per le chiamate in vivavoce Bluetooth e migliora il browser.
  • Android 2.3 Gingerbread (2010): Migliora ulteriormente le prestazioni e introduce il supporto per la fotocamera frontale e la registrazione di video in alta definizione.
  • Android 3.0 Honeycomb (2011): Progettata specificamente per tablet, introduce un’interfaccia utente riprogettata e ottimizzata per schermi più grandi.

L’era moderna e il Material Design

  • Android 4.0 Ice Cream Sandwich (2011): Unifica l’esperienza utente tra smartphone e tablet, introducendo un’interfaccia più moderna e fluida.
  • Android 4.1-4.4 Jelly Bean (2012-2013): Continua a perfezionare l’interfaccia utente, introduce la funzione Google Now e migliora le prestazioni.
  • Android 5.0 Lollipop (2014): Introduce il Material Design, un nuovo linguaggio visivo che caratterizza l’interfaccia di Android fino ad oggi, e migliora la gestione delle notifiche.
  • Android 6.0 Marshmallow (2015): Introduce il supporto per le impronte digitali, migliora la gestione delle autorizzazioni delle app e introduce il nuovo sistema di permessi.
  • Android 7.0 Nougat (2016): Introduce la modalità multitasking migliorata, le emoji Unicode 9 e le nuove notifiche.
  • Android 8.0 Oreo (2017): Migliora le prestazioni e introduce nuove funzionalità come Picture-in-Picture e le notifiche dei canali.
  • Android 9.0 Pie (2018): Introduce il gesto di navigazione, il Digital Wellbeing e migliora l’intelligenza artificiale.
  • Android 10 (2019): Rimuove i nomi in codice, introduce la modalità oscura a sistema e migliora la privacy.
  • Android 11 (2020): Introduce le bolle delle chat, i controlli multimediali migliorati e nuove funzionalità per la privacy.
  • Android 12 (2021): Introduce un nuovo design Material You, personalizzabile in base ai tuoi sfondi, e migliora la privacy.
  • Android 13 (2022): Introduce nuove funzionalità per la personalizzazione e la privacy, come il tema Material You esteso e le notifiche più precise.
  • Android 14 (2023): Ancora in sviluppo, ma si prevede che porterà ulteriori miglioramenti all’interfaccia utente, alla privacy e alle prestazioni.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.