Oltre i confini del Sistema Solare: la Voyager 1 risponde alla NASA

La Voyager 1, la sonda spaziale più lontana dalla Terra, ha risposto all’appello. Dopo aver smesso di comunicare con la Terra lo scorso 16 Ottobre, la storica sonda della NASA ha ripreso contatto grazie all’attivazione di un vecchio trasmettitore, inattivo dal 1981. Lanciata nel 1977 con l’obiettivo di esplorare Giove e Saturno, la Voyager 1 ha superato ogni aspettativa, diventando il primo oggetto costruito dall’uomo a entrare nello spazio interstellare nel 2012.

Attualmente, la sonda si trova a circa 165 volte la distanza Terra-Sole, inviando preziosi dati sulle regioni più remote del cosmo. Nonostante la sua età, la Voyager 1 ha mostrato segni di cedimento. L’ultimo problema è sorto a seguito di un comando inviato dalla Terra, che ha innescato una modalità di emergenza, disattivando alcuni sistemi cruciali, tra cui le comunicazioni a banda X.

Fortunatamente, la sonda ha un piano di riserva: un sistema di comunicazione a banda S, meno potente ma ancora funzionante. Grazie a questo “salvabile”, gli ingegneri della NASA sono riusciti a ristabilire il contatto e a riportare la Voyager 1 in condizioni operative. Questo successo dimostra l’ingegnosità degli scienziati e la straordinaria robustezza di una sonda progettata oltre quarant’anni fa. La sonda continuerà il suo viaggio, portando con sé un messaggio dell’umanità destinato a eventuali forme di vita extraterrestre.

AI

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