Urso: “Centrale di Cerano sarà rigenerata”

“Negli ultimi anni, Brindisi si è trovata ad affrontare importanti sfide, in particolare legate alla necessità di superare modelli ad alto impatto ambientale. La centrale a carbone di Cerano, per anni simbolo di inquinamento, si prepara alla chiusura prevista entro il 31 dicembre 2025.

A Brindisi, il nostro obiettivo è chiaro: trasformare la dismissione in opportunità di crescita. Abbiamo reso operativo il Comitato di coordinamento, fortemente richiesto dal territorio, per sviluppare un programma industriale in grado di creare valore e mettere in sicurezza gli occupati diretti e dell’indotto.

Il sito della centrale di Cerano non sarà solo chiuso, ma rigenerato per ospitare nuove realtà industriali, innovative e sostenibili, prevedendo percorsi di riqualificazione per i lavoratori. In questi giorni, si è appresa la notizia di un nuovo progetto di sviluppo per il polo chimico, riconvertito alla produzione di batterie, con investimenti per 2 miliardi di euro.

Anche in questo caso sarà garantita la salvaguardia degli attuali tassi occupazionali, con la previsione di aumenti graduali di assunzione. Un altro segnale forte del nostro impegno a trasformare il Sud Italia in protagonista della rivoluzione green e della contemporanea rivoluzione digitale. Sono certo che Brindisi si confermerà un centro industriale di eccellenza: lavoriamo tutti insieme – istituzioni, imprese e associazioni – affinché questo obiettivo si realizzi”. È quanto ho ricordato in occasione dell’assemblea pubblica di Confindustria Brindisi , “Facciamo il futuro”.

Così il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sulla sua pagina ufficiale di X a margine della conferenza in cui si parlato della dismissione della Centrale a Carbone di Cerano e della sua rigenerazione procedimento che genererà indubbiamente delle nuove opportunità sul territorio.

FMP

banner

Recommended For You

About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.