(DIRE) Pescara, 24 Ott. – L’impegno internazionale per l’Africa dovrebbe cominciare dalla scuola: ne è convinto monsignor Emilio Nappa, presidente delle Pontificie opere missionarie (Pom), rispetto alle necessità più pressanti di investimento nei Paesi del continente. Il tema è al centro di un’intervista con l’agenzia Dire, nella sede della Prefettura, a margine di una conferenza sulla “formazione per lo sviluppo” a sud del Sahara. “Bisogna anzitutto investire nella scolarizzazione” sottolinea monsignor Nappa, rispondendo a una domanda sul Piano Mattei, l’iniziativa del governo italiano che promette una cooperazione “tra pari” e un approccio “non predatorio” con l’Africa.
“Solo dopo, soddisfatti i principi basilari, come mangiare, bere e curarsi, bisogna coscientizzare le persone e istruirle dunque all’autodeterminazione e alla libertà”. Le Pontificie opere missionarie sono un’istituzione vaticana che ha come primo compito quello dell’evangelizzazione. Oggi sono presenti in 123 Paesi del mondo. Ancora monsignor Nappa: “La missione delle Pom è portare il Vangelo dove non c’è o dove si è dimenticato; e si può portare il Vangelo solo dopo che i bisogni primari sono soddisfatti”.
Il presidente spiega: “Non si può ascoltare il Vangelo se non ci sono le panche, una chiesa o una scuola, e se non si garantisce il diritto alla sanità”. Monsignor Nappa aggiunge: “Noi cooperiamo per creare il contesto perché l’evangelizzazione si diffonda, per l’umano e l’umano cristianizzato; questa è la visione della Chiesa, per promuovere, riconoscere e difendere la dignità umana in ogni dove”. (Vig/Dire) 09:15 24-10-24