MessinaScrive. Il collettivo degli scrittori messinesi taglia il nastro nella sua sede di Ka Nui

Eliana Camaioni: sono la fondatrice e  la coordinatrice di questo gruppo, ma ci tengo a sottolineare che sono solo una prima inter pares. MessinaScrive oggi taglia il nastro, nella sua sede di Ka Nui: è il collettivo degli scrittori messinesi, che nasce dal desiderio e dalla voglia di unirci per fare tutti assieme non solo quello che abbiamo fatto finora cioè scrivere libri ma dare a Messina una voce che sia anche collettiva. Lo faremo invitando ospiti, lo faremo attraverso reading, e producendo assieme dei lavori il primo dei quali è un’antologia nella quale 16 di noi raccontano Messina, ciascuno con lo stile e il genere letterario che gli è proprio.

MessinaScrive conta a oggi 44 membri: è partita da 30 è andata crescendo ed è un trend che non si arresta.

Oggi ufficializza i suoi referenti, perché un gruppo grande con dei progetti ambiziosi ha bisogno di avere più persone, che si occupino dei settori che ci contraddistinguono.

Cosa offre MessinaScrive?

–          Organizzazione di eventi (presentazioni, reading,…)

–          Iniziative editoriali (volumi, antologie,..)

–          Gruppi di lettura, ciascuno affidato ad un referente

–          Corsi di scrittura

–          Servizio editing e coaching

–          Comunicazione pubblicitaria, naming, marketing

–          Consulenza e assistenza legale per gli autori

La nostra prima antologia verrà presentata il 30 ottobre alle 17.30 al Salone degli Specchi di Messina, edita dall’editore messinese Costantino di Nicolò, che abbiamo scelto proprio perché è messinese come noi e perché ha accettato, su nostra richiesta, di investire anche lui come noi sul nostro progetto: siamo contrari per principio a ogni forma di editoria a pagamento, perché in quanto artisti siamo dei professionisti che investono per primi a fondo perduto nello scrivere una storia o un romanzo, e non solo è giusto che così come noi dobbiamo essere retribuiti per ciò che stiamo facendo ma soprattutto che non debba mai accadere il contrario, cioè essere noi a pagare per farci pubblicare. L’editore Di Nicolò ha accettato questa nostra condizione, ha investito assumendosi il rischio d’impresa com’è giusto che sia.

All’antologia è legato un sistema di gadget, oggetti che portino il marchio di MessinaScrive ma soprattutto le nostre parole, frasi estrapolate dall’antologia, in modo da uscire letteralmente dalle pagine del libro e poter camminare tramite una borsa sulle spalle delle persone, tramite una tazza far compagnia su una scrivania o in un momento di relax.

Ultimo ma non da ultimo un progetto ambizioso che abbiamo in fieri, che prevede tante tappe ma se tutto va bene prevediamo di far concretizzare il prossimo settembre: un Festival, che ambisce a essere il festival della città, non soltanto fatto dagli scrittori della città ma organizzato da essi con ospiti nazionali. La prima edizione sarà dedicata al giallo, vedrà in previsione una ventina di ospiti, e a esso sarà legato un contest, per il quale abbiamo già importanti contattiper far sì che abbia uno sbocco letterario editoriale.

Vorremmo, in occasione del Festival, coinvolgere tutte le librerie cittadine e dar spazio anche agli editori, che possano allestire i loro stand.

Il Festival è attualmente in fase di crowdfounding: ci rivolgiamo quindi alle istituzioni della città e anche ai privati che vogliano sponsorizzarlo, perché siamo convinti che sia un progetto di interesse collettivo e cittadino, e che ben possa coronare quello che a Messina manca, cioè un suo Festival del libro.

Alessandro Carrozza, Social Media Manager: Ho accettato di buon grado questo incarico perché ritengo che i social siano il modo migliore oggi per arrivare a tutti e soprattutto ai giovani, ma anche a chi non è presente qui in città: in MessinaScrive infatti abbiamo molti colleghi che non vivono qui, e io per primo per lungo tempo sono dovuto stare lontano. Quindi occuparmi dei social significa per me intanto portare Messina fuori da Messina e riportare a Messina chi è fuori. Ma soprattutto per fare da ponte fra questo collettivo che annovera al suo interno nomi importanti e con esperienza e i giovani, che in esso possano trovare compagni più grandi, sensei e senpai, che siano per loro un punto di riferimento.

Francesca Calapai, responsabile “I Lettori della poesia”: Ho accettato questo incarico perché ritengo che la poesia non sia qualcosa di nicchia ma qualcosa che ci accomuna tutti, perché non esiste nessuno che non sia poetico né un paesaggio o un monumento che non siano poetici: vogliamo sdoganare la poesia e poterla porgere in ogni ambito.

Stefania Tedesco,  Gialli thriller e noir, gruppo aperto sia a scrittori che lettori, perché la cultura non è solo di chi la fa ma anche di chi la subisce, non c’è un posto migliore di un luogo di lettura in cui incontrarsi, io per prima scrivo gialli.

Lelio Naccari, Responsabile Mu{s}sa: è una sezione che si occupa di potenziare e trasformare la comunicazione di brand, servizi e prodotti attraverso il potere della parola. Viviamo in un mondo velocissimo, l’attenzione è labile, e quindi se riusciamo a passare non solo informazioni ma a far affezionare le persone alle storie dei nostri brand prodotti e servizi partendo dallo storytelling, il potere delle emozioni, abbiamo molta più efficacia. Le altre due colonne portanti sono il naming, trovare dei nomi che raccontino identità, e soprattutto gli slogan, che in poche frasi possano raccontare queste storie.

Giorgio Donato, responsabile I Fantastici: sposo appieno l’entusiasmo e gli obiettivi di tutti, mi occuperò di fantastico e fantascientifico facendo quello che già faccio nella raccolta che presenteremo prossimamante, cioè evidenziare come la letteratura fantastica non sia evasione dalla realtà ma giardare la realtà non solo attraverso i nostroi occhi ma attraverso l’immaginazione e i sentimenti, arricchendola.

Daniela Cucè Cafeo, responsabile I Narrativi: Questi ruoli che abbiamo non sono rigidi, io mi occupo del gruppo di lettura di narrativa ma mescolando potenzialità e capacità con gli altri membri del collettivo. La narrativa le categorie le abbraccia tutte, ma chi scrive deva avere grande responsabilità nei confronti del lettore, serve empatia per mettersi nei suoi panni e risuonare con la sua interiorità. La narrazione è importante soprattutto per noi che viviamo a Messina e che vogliamo che la città riceva il dono che le facciamo con le nostre parole, cioè la sua anima, che le restituiamo attraverso i colori, i profumi, i paesaggi, i sapori. È una grande responsabilità che ci gratifica tutti, in nome della more per la nostra città.

Enrico TL, responsabile Diritti degli autori: Sono un avvocato lavorista, mi occupo da molti anni di diritto del lavoro e contrattualistica. La mia collaborazione con MS nasce in funzione di prepara o interpretare contratti che il collettivo dovrà fare con le istituzioni in occasioni di eventi o kermesse, e per gli autori nella redazione di contratti da stipulare coi loro editori. Perché da un avvocato è sempre meglio andare prima, e non dopo!

Comunicato Stampa

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About the Author: Katia Germanò