(DIRE) Roma, 18 Ott. – Sono decine i musei dell’acqua in Italia, declinati secondo vari format dai Consorzi di bonifica ed irrigazione e che Anbi indica come “ambasciate della pace” quale diretta conseguenza delle conclusioni della quinta Conferenza Internazionale della Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (Wamu-Net / Unesco-Ihp), cui Anbi aderisce, tenutasi in Portogallo per affrontare come garantire prosperità attraverso l’educazione agli usi sostenibili dell’acqua che, trascendendo i confini nazionali, costituisce un ponte di dialogo fra diverse culture. Sono oltre cento i musei dell’acqua, affiliati a Wamu-Net in una quarantina di Paesi: si rivolgono a persone di tutte le età per sottolineare l’importanza di proteggere e ripristinare le risorse idriche.
“In un periodo di conflitti, ma anche di inondazioni e siccità, conseguenza della crisi climatica, i musei dell’acqua riescono a riconnettere le persone”, sottolinea Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi). A Porto si è parlato anche della necessità di migliorare la mappatura del patrimonio d’acqua, perchè molte risorse idriche e le relative ricchezze, visibili e non, sono degradate o sfruttate eccessivamente: ad affermarlo sono stati esperti di tutto il mondo.(SEGUE) (Com/Red/Dire) 09:52 18-10-24