35 sepolture forse popolazione nordafricana
(DIRE) Napoli, 2 Ago. – Una necropoli preromana con 35 sepolture, datate tra il III e il I secolo avanti Cristo. Campi arati perfettamente conservati e diverse anfore. Sono questi i reperti affiorati a Pompei (Napoli) nel cantiere di Eav, azienda del trasporto pubblico della Campania, in via Fucci, nell’ambito di lavori di ammodernamento della linea Circumvesuviana. Le scoperte sono state visionate questa mattina, e presentate alla stampa, nel sito dei rinvenimenti, alle spalle della stazione ferroviaria di Pompei Santuario, dal soprintendente Abap per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo, dal presidente di Eav Umberto De Gregorio e dal sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio. “Questa scoperta ci dà grande gioia – ha detto De Gregorio -. Grazie al lavoro di Eav e dell’impresa vengono alla luce scoperte molto interessanti. Ogni volta che c’è una scoperta si ha un rallentamento dei lavori, ma abbiamo un’ottima sinergia sia con l’impresa che con la Soprintendenza e il Comune: siamo fiduciosi che le scoperte non vadano a intralciare i lavori che servono ai cittadini”.
Il presidente di Eav ha rimarcato “l’impegno a 360 gradi nostro e della Regione Campania per Pompei. Ci sono opere complementari, penso al rifacimento della piazza che diventerà la più grande isola pedonale probabilmente d’Europa e al parcheggio, che diventerà vitale per il centro storico e il turismo”. Nuzzo ha parlato di una “scoperta eccezionale” e, in particolare per la necropoli, ha spiegato: “Pensiamo che non ci siano solo 35 tombe, ma ipotizziamo una estensione molto più ampia”. La particolarità della necropoli è legata al fatto che si tratta di una popolazione proveniente probabilmente dal Nordafrica: “Sappiamo – così il soprintendente – che ci sono bolli di provenienza nordafricana su materiali ceramici rinvenuti e i corpi hanno un’altezza di circa 10 centimetri in più rispetto alla media locale”. (Nac/ Dire) 16:57 02-08-24
(Foto di repertorio)
