E alla fine si sono tutti “accorti” che non era più sostenibile l’ipotesi un Biden bis alla Casa Bianca. Certo ci hanno messo qualche anno a capirlo, o per meglio dire, i Democratici americani hanno solo fatto in modo che si prolungasse l’agonia di un mandato mai così discusso e criticato nella storia degli Stati Uniti d’America (nemmeno ai tempi della guerra in Vietnam).
Quello che era chiaro in ogni parte del mondo oggi è certificato dalla politica americana, Biden si fa da parte e a dire dei suoi lo fa per il bene del Paese. Ed invece è l’opposto, è l’ipocrisia democrat che domina incontrastata la scena perchè pur di tirare il “carro” sino all’ultimo chilometro sono stati capaci di far incappare “nonno Joe” nelle peggiori figuracce e gaffe istituzionali a livello planetario che un Presidente degli Stati Uniti d’America abbia mai fatto. E adesso dovrebbe ancora aspettare altri 105 giorni prima di lasciare Washington.
Il testimone passa a Kamala Harris, 59enne vice-presidente rampante di scuola Obama\Clinton e già molti big del partito fanno quadrato attorno a lei ed anche qualche potente media si è espresso in maniera del tutto asimmetrica. Un sussulto positivo però il ritiro di Biden l’ha avuto, il suo partito ha già “trovato” 27,5 milioni di dollari per la nuova campagna elettorale. Ciò a testimoniare che anche tra i suoi i sostenitori di una rielezione non erano in tanti…
Ad essere contenti della nomination della Harris però non sono solo i Democratici, c’è anche Donald Trump che la reputa un avversario politicamente più “semplice”. Il partito Repubblicano inoltre nel frattempo chiede che Biden rassegni le dimissioni. Giustamente se non più idoneo a gestire il suo ruolo che oggi appare anche politicamente indebolito a livello internazionale.
Fabrizio Pace
