Afghanistan. Demolizioni a Kabul, migliaia di sfollati senza casa

La denuncia dell’organizzazione norwegian refugee council

(DIRE) Roma, 4 Giu. – Migliaia di persone sfollate sono state costrette a lasciare i loro nuovi ripari di fortuna a Kabul per via della demolizione di alcuni insediamenti informali ordinata dal governo dell’Afghanistan: a riferirlo è l’organizzazione umanitaria Norwegian Refugee Council (Nrc). Stando alla sua ricostruzione, le ruspe sono entrate in azione domenica scorsa. In conseguenza dell’intervento, coordinato dalla polizia, sarebbero rimaste senza riparo 800 famiglie, cioè circa 6mila persone.

Il Norwegian Refugee Council, nato in Norvegia nel 1946 e attivo in decine di Paesi dall’America all’Africa e all’Asia, chiede uno stop alle demolizioni almeno finché non sia possibile garantire una sistemazione alternativa e dignitosa alle persone sfollate. Secondo Neil Turner, direttore del Nrc a Kabul, a essere colpite dall’ordinanza “sono alcune delle comunità più vulnerabili dell’Afghanistan”. Il responsabile ha aggiunto: “Alcune famiglie che hanno parlato con i nostri operatori a Kabul hanno detto che dopo la demolizione delle abitazioni non avevano alcun posto dove andare”.

La popolazione dell’Afghanistan continua a subire le conseguenze di violenze e conflitti armati, con responsabilità e interventi internazionali, durati decenni. L’ultima crisi risale al 2021, con la presa di Kabul da parte dei guerriglieri talebani a seguito del ritiro dei contingenti della Nato e in particolare degli Stati Uniti. Secondo stime rilanciate dal Norwegian Refugee Council, alla fine del 2023 le persone sfollate nel Paese erano circa quattro milioni e 200mila. Nuove difficoltà sono sorte nel settembre scorso, dopo il rientro dal Pakistan di circa 600mila afghani, quasi tutti in condizioni di vulnerabilità. (Vig/Dire) 16:42 04-06-24

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