(DIRE) Roma, 31 Mag. – “Il nostro comparto merita attenzione e trova forza nelle azioni e nei provvedimenti di natura comunitaria”, così Giuseppe Rizzi, Direttore Generale dell’Associazione Fermerci, ha introdotto il webinar organizzato dall’associazione degli operatori del trasporto ferroviario merci, dal titolo ‘Quale futuro per il trasporto ferroviario merci italiano ed europeo?’. All’evento partecipano: Olga Simeon della Rappresentanza permanente d’Italia presso l’UE; Davide Bordoni, amministratore unico della società Ram Trasporti e Logistica s.p.a; Enrico Borghi, capogruppo Italia Viva-Renew Europe Senato della Repubblica; Andrea Casu, componente della IX Commissione Camera dei Deputati; Mario Furore, deputato del Parlamento Europeo; Nicola Procaccini, deputato del Parlamento Europeo; Flavio Tosi, vicepresidente IX Commissione Camera dei Deputati. “Il webinar- spiega Rizzi- vuole approfondire i principali provvedimenti sui quali dovrà pronunciarsi il nuovo Parlamento Europeo e che potranno condizionare lo sviluppo del trasporto ferroviario merci europeo e nazionale”.
Per Olga Simeon “sono due gli strumenti principali di sostegno del trasporto ferroviario merci. Da un lato abbiamo la regolazione e dall’altro il finanziamento pubblico. Le regole sugli aiuti di stato per il trasporto ferroviario risalgono al 2008, sono vecchie e la Commissione europea ha iniziato la revisione nel 2020 e sta per pubblicare la bozza di proposta delle nuove regole. Inoltre, all’interno del ‘Green Deal’ europeo è inserita la strategia per una mobilità sostenibile e intelligente che ha l’obiettivo di raddoppiare il traffico merci ferroviario entro il 2050”. Nel suo intervento Andrea Casu ha ricordato che l’Italia “è il quarto paese con una rete ferroviaria più estesa, ma ha 5 punti percentuali sul trasporto merci ferroviario sotto la media europea. Per raggiungere l’obiettivo del 2050, l’Italia deve mettersi sulla stessa lunghezza d’onda degli altri paesi, che già stanno investendo sull’intermodalità e sul trasporto ferroviario merci e poi, recuperare il tempo perduto”. Per Flavio Tosi è “fondamentale essere più rapidi nei meccanismi decisionali e più efficienti nell’adeguare le norme”. (Com/Mem/ Dire) 17:53 31-05-24